Tutto il corpo pensa: entanglement consapevole

di Antonio Grosso

“Ogni cellula è in sé un piccolo organismo completo. Ha un proprio apparato digerente, un sistema riproduttivo, un sistema respiratorio, un sistema endocrino, un sistema di protezione e di verifica. Le cellule hanno imparato ad unirsi ad altre cellule aumentando le loro potenzialità e dando la possibilità all’organismo di racchiudere in sé laVita(1)

L'uomo è energiaL’uomo è un sistema energetico complesso immerso in un più vasto meccanismo energetico intelligente, che reagisce sulla base di regole ben precise, ad impulsi elettromagnetici. La nostra materialità è solo apparente, un’indefinitezza mascherata dietro l’inganno di una vacillante stabilità. Siamo consapevoli dei confini fisici di un corpo che nasconde un mistero più ampio e profondo, un regno misterioso che a stento percepiamo, quando decidiamo di accettarne l’esistenza. Tutto è Energia (2)

Lo riflette ogni angolo del Creato. Siamo talmente immersi nell’energia da non rendercene conto. L’uomo può imparare a riscoprire questo flusso in continuo movimento, a riequilibrarlo direzionandolo a proprio piacimento. L’uomo può prendere contatto con la sua vera essenza cosmica, entrando sempre più nelle profondità del proprio essere.

“Quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est inferius: ad perpetranda miracula rei unius. Et sicut omnes res fuerunt ab uno, mediatione unius; sic omnes res natae fuerunt ab hac una re, adaptatione”.
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento”.

La Scienza e la fisica in particolare cerca con tutti i teoremi possibili di spiegare meccanicamente i fenomeni sottostanti la formazione della realtà spazio-temporale, senza considerare la certezza dell’esistenza di una realtà-altra, oltre il tempo e lo spazio da cui la realtà stessa ha avuto non solo inizio, ma anche sviluppo evolutivo. Soltanto che noi siamo una parte cosciente del mondo, esseri attraverso cui il cosmo può conoscere se stesso. Questa comprensione costituisce una solida base per il recupero di un significato più profondo della vita, e per un nuovo, più affidabile orientamento in questo passaggio cruciale della storia. (3)

Mentre le scienze classiche biologiche e mediche non hanno mai preso in considerazione entità non materiali – non analizzabili al microscopio – la fisica moderna promuove l’approfondimento della Natura dei campi che, pur essendo invisibili agli occhi umani, sono tuttavia strettamente collegati alla materia organica ed inorganica, anzi, sembra addirittura che ne guidino lo sviluppo e il funzionamento.

Un uomo fa parte di un insieme di cose chiamato “Universo”; egli è una parte del Tutto, limitata nello spazio e nel tempo. Egli sperimenta se stesso, i suoi pensieri ed i suoi sentimenti, come qualcosa di separato dal Tutto: una specie di illusione ottica generata dalla sua Mente. Questa illusione crea una specie di prigione per ognuno di noi; una prigione che restringe i nostri affetti e desideri personali al ristretto cerchio di persone che ci sono più vicine. È opportuno precisare che la mente non è l’unico luogo di manifestazione psichica nel nostro corpo; al contrario, bisogna sottolineare che ogni organo che possediamo contiene in sé un qualcosa paragonabile a una piccola “mente organica”. Ogni gruppo di cellule che lo costituisce, infatti, è presieduto da una “mente di gruppo” ed ogni cellula singola, a sua volta, risulta possedere una sua specifica “mente cellulare”(4)

Ogni organo può essere paragonato a un individuo, con funzioni e Coscienza limitate, ma sempre un individuo con scopi ed attività in accordo con quelli richiesti dal corpo in cui vive. Se osservate un fegato o una vescica sul tavolo di un macellaio, sarà per voi difficile comprendere come vi possa essere una parvenza di individualità, personalità e scopo, in tale massa senza forma, ma, se ponete questi organi nel giusto posto e li rendete vivi, allora e solo allora ne potrete conoscere la vera natura.

Ogni cellula è un’entità vivente, una piccolissima anima intelligente, che sa come respirare, nutrirsi, eliminare le scorie… Guardiamo come lavorano le cellule dello stomaco, del cervello, del cuore, del fegato, degli organi sessuali… ognuna ha la sua specialità, e la nostra intelligenza non è che la somma delle intelligenze di tutte queste piccole cellule: noi dipendiamo da loro e loro dipendono da noi e formiamo un’unità. Non possiamo fare nulla senza il consenso delle nostre cellule.

Il giorno in cui cessano di lavorare, di contribuire al buon funzionamento del nostro organismo, non ci è più possibile nutrirci, respirare, eliminare le scorie, pensare… Noi possiamo gridare, andare in collera, ma non servirà a niente. L’essere umano è dunque la sintesi di tutte queste piccole anime intelligenti che vivono in lui, e ha dovere di prendersi cura di loro.

Ogni uomo è un Microcosmo(5) ossia un mondo in miniatura, poiché la sua struttura (sia anatomica che psichica) ripete in piccolo quella dell’universo.Viceversa la Terra, le stelle, i pianeti ed il cosmo nel suo complesso sono simili all’uomo, grandi animali, vivi e dotati e di un’anima oltre che di organi e di membra. Questo concentrato di vitalismo, animismo ed antropomorfismo è noto come “teoria della identità fra uomo ed universo, fra microcosmo e Macrocosmo. E’ una dottrina molto antica, rintracciabile quasi negli stessi termini nelle più differenti culture.

Platone nel Timeo intese invece dimostrarla attraverso un confronto particolareggiato fra il corpo umano e l’universo, giungendo così ad elaborare una strana fisiologia di tipo simbolico (una medicina filosofica) in cui tutta l’attenzione è rivolta alla forma degli organi (non alla loro funzione). Dopo aver osservato che le ossa e lo scheletro, le strutture portanti dell’essere umano, possono essere paragonate alla Terra (così come il sangue può essere paragonato all’acqua; il pneuma all’aria e la testa, in quanto sede dell’intelletto, al fuoco), Platone sottolineò con enfasi l’elemento più evidente nella forma del corpo umano: la sfericità del cranio. (6)

Tutto è in tutto“Tutto è in tutto”: questo importante assioma ermetico, formula immutabile dei rapporti tra Micro e Macrocosmo, sottintende che la fonte della vita è unica. E se Vita è Natura nel complesso delle sue multiformi manifestazioni visibili e invisibili, l’Uomo (che vive) è parte integrante e integrativa di essa, affatto disgiunto dai fenomeni naturali o, come dichiarano le teorie neo positiviste, in antitetica lotta con gli stessi.

Ogni creatura della Manifestazione, consapevole o inconsapevole, tende teleologicamente alla realizzazione di un Piano, prima solo individuale, poi sempre più ampio e impersonale. Nel processo evolutivo, ogni organismo si solleva a livelli superiori di complessità e la coscienza, ovvero la capacità di rispondere e ricevere, espande la sua attività. Le creature primitive tenderanno solo al perpetuarsi della specie o al contatto con l’ambiente circostante; le creature con sensibilità e coscienza più sviluppate tenderanno a interazioni più ampie, possibili ad una Consapevolezza più matura.

È quindi l’abitudine collettiva a percepire il mondo entro determinati parametri, ad impedirne una percezione più ampia e profonda. Ogni singolo individuo è per così dire un prigioniero inconsapevole dentro una prigione percettiva che la sua stessa specie ha collettivamente costruito e che continuamente si sforza di mantenere in piedi. Ogni individuo è il tassello di un puzzle universale senza il quale non avrebbe ragione di esistere, in altre parole è una cellula con una determinata funzione da svolgere all’interno dell’organismo Uomo. Esaminando ad esempio una cellula del fegato al microscopio ed osservando il suo comportamento, è possibile trarre l’apparente conclusione che essa sia un essere vivente autonomo ed indipendente, senza alcun legame effettivo con le altre cellule, né tanto meno con l’organo entro la quale è inserita. Eppure è un fatto assodato che le cellule sono un aggregato di unità interdipendenti e, in quanto tali, non è possibile studiarne le funzioni estrapolandole dal contesto in cui vivono. Allo stesso modo non è possibile conoscere il fegato senza considerare l’intero corpo di cui fa parte e, aumentando ancora il raggio di studio, non è possibile conoscere un individuo senza considerare la specie a cui appartiene. In un’ottica analoga, la mente universale è proprio l’insieme di ogni singola mente individuale, così come le singole cellule sono i mattoni fondamentali che costituiscono un unico organismo.

 

Libri di Antonio Grosso e altri libri sull’argomento
Coscienza, Pensiero e Materia - Libro di Antonio Grosso
La Vita: Una Sinfonia di Particelle d'Amore nell'Infinito - Libro di Antonio Grosso
Energie dal Cosmo di Joseph Murphy
Tutto è uno di Michael Talbot
Entanglement di Massimo Teodorani

 

La Vita è adempimento degli scopi intrinseci all’energia che impregna e mantiene in essere la Manifestazione, ed è tanto più tale quanto più consente relazioni e percezioni estese e sottili. Le forze che muovono la Natura, permettendone il continuo mutamento e l’evoluzione, sono nascoste agli occhi degli uomini e sono studiate dagli scienziati soltanto per quanto riguarda il “come” i fenomeni avvengono, per “come” essi si presentano all’osservazione; sono nascosti il “perché”, il fine ultimo di tali trasformazioni, le energie nascoste che agitano il Tutto, le sorgenti di tale inesauribile attività, la vitalità impellente che, seppur segreta, a molti appare come teleologicamente orientata.

Le tradizioni sapienziali d’ogni epoca e paese sostengono che l’Universo sia composto e permeato in ogni sua parte dagli elementi “naturali”. Vale a dire dall’acqua, dall’aria, dal fuoco e dalla terra. Elementi intesi sia in senso fisico nelle loro espressioni, che in quello simbolico nelle rispettive valenze. (7)

“È incredibile come gli uomini facciano fatica a liberarsi da pregiudizi, falsi moralismi, diatribe religiose, odi. È come se continuamente ascoltassero una voce maligna che li allontana dal proprio bene. L’armonia è nel tutto, ma per arrivarci occorre un salto di coscienza”. (Giordano Bruno: “La causa principio e uno”).

L’uomo è un microcosmo immerso in un macrocosmo creatore e vivificatore, definito Cosmo, Natura, Dio, Causa prima, Ente Creatore, Forza suprema, in cui tutti “viviamo e siamo”. Il macrocosmo è a sua volta inserito in un organismo ancora più grande, che è il corpo di un Grande Essere, e così via, in piani di esistenza che ancora l’umanità non conosce.

UniversoL’Universo intero, e l’Umanità in particolare, appaiono pertanto come un grande crogiolo in cui si compie la Grande Opera, attraverso il Fuoco dell’Amore. Il progresso dell’essere umano avviene per sintesi sempre più ampie dal particolare agli universali: la mente analitica raccoglie informazioni le quali, rielaborate e riunite in forme-pensiero, formano categorie della mente astratta, che costituiscono le idee-archetipo percepite dall’Intuizione.

In ogni corpo gli elementi cooperano come un “organismo vivente” con comportamenti quali risposta all’ambiente, capacità di accrescimento, auto-organizzazione fino a che le risposte svaniscono contemporaneamente al venir meno dell’energia.

L’essere umano è così un aggregato di una moltitudine di singoli sistemi chiamati cellule, le quali danno vita a un essere vivente con caratteristiche superiori alla loro somma; e l’insieme di tutte le persone presenti sulla terra costituisce l’entità Uomo, di cui la Mente Una è la coscienza collettiva alla base. La realtà impercettibile che lega ogni essere umano all’interno di un unico grande organismo si ritrova quindi nella mente universale. Se ogni azione (o pensiero) comporta delle conseguenze nella vita degli altri individui, e se ogni individuo è la parte di un tutto, è inevitabile che tali conseguenze si ripercuotano a loro volta sulla vita di colui che ha compiuto l’azione, essendo inserito egli stesso nel sistema nel quale ha agito. Da questo punto di vista, qualsiasi movimento energetico si può muovere unicamente verso due direzioni, una tendente all’equilibrio dell’organismo e l’altra tendente verso il suo disequilibrio; non esiste nulla di neutro in natura.

Sebbene le particelle sembrino separate l’una dall’altra, (8) a un livello più profondo della realtà esse sono solo aspetti differenti di un’unità cosmica più profonda, della quale non siamo direttamente consapevoli. La non-esistenza della realtà oggettiva dimostrata dalla fisica quantistica, nonostante l’apparente solidità, dimostra che l’universo è un immenso super-ologramma infinitamente dettagliato nel quale il passato, il presente e il futuro coesistono simultaneamente: un magazzino cosmico di Tutto-ciò-che-esiste, dal quale noi estrapoliamo limitatamente una serie di immagini in sequenza.

“Esistono buone probabilità che alla base di questa struttura scopriremo che tutte le particelle sono manifestazioni differenziate di un’energia sottostante, che a sua volta potrebbe essere la   manifestazione di qualcosa di ancor più etereo. Chiamiamola intelligenza, idea, informazione.[…] Quelle che sembrano particelle diverse sono in effetti aspetti della stessa entità, i fotoni, che si manifestano a differenti livelli di energia. Ancora una volta sotto l’apparente natura frammentaria dell’esistenza si cela un concetto più profondo e potente: quello di un ordine unificato. Ogni particella, ogni corpo, ogni aspetto dell’esistenza sembra essere espressione dell’informazione, informazione che, attraverso il cervello o la mente, interpretiamo come il mondo fisico. […] Gli organi fisici del cervello potrebbero essere solamente i circuiti che rendono la mente percettibile agli esseri umani. In tal caso una forma di coscienza potrebbe rimanere intatta. Se rompete una radio non potrete più ascoltare la musica, ma le onde radio continueranno a esistere.” (9)

Il neurofisiologo Jacobo Grinberg Zylberbaum, della National Autonomus University of Mexico, negli anni novanta fece un esperimento, paragonabile al fenomeno dell’entanglement quantistico, su alcune coppie di partecipanti e riuscì a dimostrare con successo che, tenendo due persone, dopo averle fatte incontrare e aver fatto trascorrere loro alcuni minuti in stato di silenzio e meditazione, in modo che si potesse creare una determinata connessione, sedute e separate in una stanza, isolate e schermate elettricamente in una gabbia di faraday, a una distanza di 14,5 metri l’una dall’altra, queste, se stimolate opportunamente con lampi di Luce, registravano sincronicamente e cerebralmente gli stessi effetti luminosi.

Tutti gli elementi dell’Universo, dalla molecola alla cellula, dal neutrino alla particella, dai pianeti alle stelle si armonizzano in un ordine perfetto fondato su uno scambio energetico. Un vero e proprio atto d’amore creativo in cui il Tutto si manifesta in ogni cosa in un continuum oltre lo spazio e il tempo secondo un programma di Pura Coscienza della Matrice.

Nel suo ultimo libro (“La Luce oltre la Vita”) il fisico Konstantin Korotkov ha precisato che, seguendo i vari insegnamenti spirituali, “l’uomo non è unicamente il corpo, ma la sua identità non muore e porta con sé il risultato delle esperienze vissute”. Dello stesso avviso il dottor Alexis Carrel“La cellula è teoricamente immortale; è il fluido in cui vive che si degrada. Sostituendosi, questo fluido, a intervalli regolari, dà alla cellula ciò che le necessita per nutrirsi: per quanto ne sappiamo, il pulsare della vita potrà continuare in definitivamente”.

La nostra vita altro non è che un susseguirsi di scambi che facciamo con l’Universo. La vita cosmica entra in noi, e dopo averla impregnata delle nostre emanazioni, la rinviamo. Di nuovo assorbiamo quella vita, e di nuovo la inviamo. Questi scambi ininterrotti vengono da noi chiamati nutrizione, respirazione, e anche amore; e l’istante in cui essi s’interrompono viene chiamato “morte”. (Omraam Mikhaël Aïvanhov: “Pensieri quotidiani”).

In questo continuum nessuna cosa è inferiore o superiore, tutti creano e danzano la “vibrazione” dell’universo. In un certo qual modo le stesse cellule, forgiate dalla sapienza dell’universo sono portatrici del nostro pensiero e delle nostre potenzialità straordinarie. La memoria cumulativa cellulare è dovuta non solo alle esperienze vissute da noi stessi, ma anche nell’ambiente in cui viviamo, dalle nostre esperienze e dalla stessa cultura. L’universo, fatto di Energia, ha una certa creatività stabile che si va cumulando lungo la linea della sua evoluzione.Ogni cellula, avendo una memoria e una consapevolezza in divenire informa il nostro corpo e il nostro essere secondo determinati schemi o unità di coscienza.

Dal momento che siamo parte di questo Universo-Energiaogni cosa, sia dentro che fuori a noi, ha la stessa qualità di energia. Siamo parte di uno stesso mare di energia che costantemente cambia e pulsa tra lo stato di esistenza e quello di non esistenza. Dunque tutto è energia, e tale energia ha una densità diversa a seconda della frequenza con cui vibra. Dunque i nostri pensieri, che sono una forma relativamente leggera e sottile di energia, sono soggetti a cambiare velocemente e facilmente”(10)

In parole povere, siamo fatti della stessa materia di tutta la creazione.Pierluca Zizzi, (11) conferenziere su consapevolezza, atlantologia, simbologia e autoconoscenza, ha scritto: Il corpo è il mezzo naturale, obbligatorio con il quale inseguiamo attivamente una trasformazione globale di noi stessi e di tutta la nostra razza. Il nostro involucro di carne, indistinguibile da una buona parte della nostra coscienza e della nostra personalità, si dovrà trasformare in mezzo di trasporto utile e versatile, alla ricerca di realtà superiori e di stati di coscienza sempre nuovi e più profondi. I nostri corpi sono il paradigma di tutto l’universo umano, ma anche dell’universo in generale. Le proporzioni del nostro corpo, le funzioni che esso riesce a compiere, i miliardi di calcoli al secondo che il nostro cervello riesce a fare, tutti questi elementi e moltissimi altri ci dovrebbero indurre ad uno studio approfondito dell’immenso patrimonio che abbiamo scelto di produrre con le nostre anime”.

Ogni creatura della Manifestazione, consapevole o inconsapevole, tende teleologicamente alla realizzazione di un Piano, prima solo individuale, poi sempre più ampio e impersonale. Nel processo evolutivo, ogni organismo si solleva a livelli superiori di complessità e la coscienza, ovvero la capacità di rispondere e ricevere, espande la sua attività.

A volte, per definire le dinamiche e gli eventi sottostanti la bellezza e l’armonia della Natura e dell’Universo (sia micro che macro, siamo prigionieri del linguaggio, che cristallizza la fluidità della conoscenza, e del tempo, che ci illude sull’inizio e sulla fine.Bisogna rendersi conto che la Coscienza e lo Spirito individuale e universale vivono “un eterno presente perché, nella misura in cui arricchiscono la propria memoria di nuove informazioni, modificano le idee che si formano circa ciò che è stato il passato e ciò che sarà il futuro. Ogni elettrone, è praticamente immortale e possedendo per l’eternità i ricordi della nostra esperienza vissuta e del nostro DNA, anche dopo la nostra morte corporale, quando la nostra materia sarà ritornata alla polvere, attraverserà l’intero universo. Dopo la nostra morte, ognuno di noi seminerà quindi probabilmente nel cosmo tanti elettroni portatori del suo “Io” totale, quante sono le stelle del firmamento”. (12)
Forze della naturaLa Vita è adempimento degli scopi intrinseci all’energia che impregna e mantiene in essere la Manifestazione ed è tanto più tale quanto più consente relazioni e percezioni estese e sottili. Le forze che muovono la Natura, permettendone il continuo mutamento e l’evoluzione, sono nascoste agli occhi degli uomini e sono studiate dagli scienziati soltanto per quanto riguarda il “come” i fenomeni avvengono, per “come” essi si presentano all’osservazione; sono nascosti il “perché”, il fine ultimo di tali trasformazioni, le energie nascoste che agitano il Tutto, le sorgenti di tale inesauribile attività, la vitalità impellente che, seppur segreta, a molti appare come teleologicamente orientata.

Tutto il corpo è vivo, intelligente e cosciente, ogni cellula prova piacere e dolore ed elabora strategie metaboliche per il benessere collettivo.Finalmente la medicina scopre che il corpo non è una macchina. Su queste basi teoriche e sperimentali, Candace Pert parla dell’essere umano come di una complessa “rete di informazioni” e dichiara che l’antica divisione tra mente e corpo non ha più ragioni di sussistere: al vecchio concetto bisogna sostituire quello di psicosoma (bodymind), in cui ogni aspetto psicofisico umano è visto come parte di un’unica organica realtà. (13)

Queste avanzate concezioni mediche costituiscono un importante sostegno alla concezione unitaria o psicosomatica del modello Cyber, in particolare se consideriamo che è stata documentata la presenza di neuropeptidi e dei loro recettori anche negli unicellulari: tale dato sostiene la nostra ipotesi degli organismi unicellulari come unità di coscienza in grado di sentire ed elaborare informazioni in modo analogo agli animali superiori, anche se su livelli o densità informatiche più semplici e primitive.

La vita cambia, si mantiene, si trasforma e persiste. Le strutture biologiche, dalle più grandi alle più piccole, sono composte dalla coordinazione sinergica di parti interconnesse e, sebbene siano costrette al cambiamento e alla micro-evoluzione, sono sempre le stesse nella loro composizione molecolare. “Quella che regna nel corpo è quindi una sorta di “armonia prestabilita”, benché ogni cellula rappresenti un piccolo mondo a sé. Chiunque osserva la vita, anche la più semplice, nelle sue manifestazioni, tutte le sue parti e le sue molecole, non sono disposte e non si muovono a caso… Un fatto casuale non è un evento senza una causa: ne avrà certamente una, anzi più di una, ma noi non la conosciamo, o perché non è possibile, o perché è difficile o perché non vale la pena conoscerla. Noi abbiamo ordine dentro e fuori, in larga parte consapevolmente istituito e di certo consapevolmente mantenuto. Noi ci auto costruiamo in continuazione. Cambiano le molecole, resta il progetto, restano le strutture, le forme, ma gli agenti fisici individuali si modificano senza interruzione e con un certo ritmo scrive Edoardo Boncinelli, (14) ricercatore in biologia molecolare e docente alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Tutti gli eventi del mondo, dalla vita biologica allo spirito, dalla materia al DNA sono caratterizzati da energia e informazione in continuo movimento e diversificazione, in cui ciascuna parte è legata al tutto. Come le leggi di un livello superiore non possono essere dedotte da un livello inferiore, sebbene siano in reciproca corrispondenza, così l’inchiostro sulla carta analizzato da un punto di vista fisico e chimico, non può rivelare le Emozioni e i sentimenti.

Articolo di Antonio Grosso
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Tutto il corpo pensa: entanglement consapevoleultima modifica: 2014-04-09T15:40:23+02:00da subbuteo63
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