Giuliana Conforto: Credere o non credere?

sfondo-GiugnoDi: Giuliana Conforto
Avete notato la straordinaria trasparenza del cielo nelle ultime sere, l’intensa brillantezza del pianeta Giove?
Il cielo sta cambiando ed è molto diverso da come lo dipingono gli astronomi. Anche la terra sta cambiando ed è molto diversa da come la dipingono i geologi.

Il cielo visibile con occhi e strumenti è uno schermo che nasconde gli infiniti universi e non solo. Nasconde anche gli interspazi, le zone a campo magnetico nullo, zone senza tempo in prossimità della superficie della terra dove, da millenni e millenni, si possono annidare esseri incapaci di amare la vita e di sentire le emozioni. Sono come dei virus, dei parassiti che hanno perso il contatto diretto con la Vita, si sono inseriti nei centri di comando della società e “vivono” a spese delle emozioni umane. Più gli uomini soffrono e più i parassiti offrono carità e soccorso, in cambio di una fede nel “dio”, che relega il sesso al matrimonio, e di una speranza nella salvezza dopo la morte, speranza che ha comportato cospicui lasciti ai virus stessi. Il campo che consente loro di vivere e prosperare è la fede: è credere che siano i rappresentanti di Dio, gli eredi del messaggio evangelico che non ha mai proibito il sesso, né esaltato il matrimonio. Per i virus, invece, il sesso è il centro dei loro interessi, legato al potere e alla riproduzione, alla maternità tanto osannata quanto abbandonata. I virus sopravvivono a spese degli uomini, dipendono dal credito che gli uomini danno alle loro proposte. Sono le virtù teologali fede, speranza e carità; sono “necessarie” perché si crede che la miseria sia ineluttabile, che le risorse abbiano dei limiti e che gli uomini siano tutti impotenti e incapaci di cambiare il loro stato.

Il dilemma “credere o non credere?” non riguarda solo le religioni, ma anche le scienze, l’economia, la politica, la storia.
Il pregio della fisica quantica è stato dimostrare che viviamo in una realtà virtuale, dipendente dalla coscienza umana. Invece di capire che il livello di coscienza è basso, perché la percezione umana è limitatissima, anche se si è dotata di quelle protesi che sono gli strumenti scientifici, c’è chi crede nella fisica quantica come teoria liberatoria. Si continua quindi a credere. Dio, denaro, teoria, teologia, ideologia o anche ecologia sono tutti idoli per i quali o contro i quali gli uomini dibattono e si combattono, mentre il degrado, la sofferenza e la miseria crescono e il bisogno di carità aumenta. I limiti non esistono affatto. Basterebbe ridurre gli eserciti, riparare la rete idrica, ridurre gli inutili sprechi, smettere di avvelenare l’aria, la terra e le acque, eliminare la corruzione. E’ possibile? Si, ma serve la coscienza, la comunione con la Forza che ci anima e ci lega a infiniti universi, la stessa che tutti i governi e tutte le chiese hanno teso a sopprimere.

La coscienza presume un cambio epocale che è prima di tutto individuale e poi anche sociale e culturale, nonché economico e politico. Bastano pochi, i pochi coscienti che, come il sale, saranno capaci di dare un nuovo sapore all’intera biosfera. Il sapore al quale mi riferisco è quello dei quark che compongono la materia nucleare. I credenti nello spirito non servono al cambio epocale che si impernia su un nuovo stato della materia nucleare, quel processo passato alla storia come miracolo, la resurrezione del corpo, che oggi sta avvenendo in tutta la biosfera.

Credere che la materia sia fatta di palline, che le stelle siano palle di gas e che la terra sia una solida palla di roccia ci fa credere divisi e isolati. Credere alla fisica delle particelle, piccole palle che si stanno dimostrando tutte balle, è conservare il sistema, la divisione tra materia e spirito, religioni e scienze. Credere è dipendere. Oggi siamo nel paradosso del paradosso. Con quello cattolico al tramonto, sorgono nuovi credi e nuovi business spirituali. C’è chi crede alla saggezza dell’Oriente, chi ad altre teologie o entità varie, chi ai diversi nomi di Dio, chi agli UFO, chi all’attivazione del DNA, chi a spiritualità di vario genere.

Sulla forza nucleare debole, che opera all’interno dei nuclei che compongono i nostri corpi e che può compiere l’alchimia, c’è il tabù. Nessuno o quasi dei tanti “scienziati dello spirito” ne parla. Potrebbe spiegare l’auto guarigione, la superconduzione a temperatura ambiente, la fusione fredda, la crescente intensità dei raggi cosmici, nonché il riscaldamento globale della terra e dell’intero sistema solare. Non solo. Potrebbe anche spiegare la resurrezione del corpo, l’alchimia organica dell’intera biosfera, il processo in atto. Nessuno la menziona. Perché? Perché solo chi sente la Forza, può divenire cosciente della Sua Intelligenza e imparare a usarla per contribuire al nuovo mondo.

Ma perché, si potrebbe opinare, si dovrebbe credere a Giuliana Conforto? Lo ripeto ancora una volta. Non credetemi, anche perché non sopporto i credenti. Non so se vi interessa, ma mi sono cancellata da vario tempo dalla categoria “scienziati dello spirito”. Non credo alle teorie scientifiche tramutate in teologie, alle presunte proprietà taumaturgiche della fisica quantica e nemmeno ai calendari Maya. Se la forza debole cambia la materia nucleare, anche le leggi fisiche e i tempi, quindi i calendari, cambiano. I poli si spostano? Si, e non solo i poli, per chi vede l’interno della terra.

Vi invito a credere in voi stessi, a comprendere che a comporre il sale siamo in pochi. Se sei tra i pochi, devi assumerti la tua responsabilità, smettere di ancorarti a una presunta, falsa spiritualità che non ha effetti reali sulla materia. Non si può convincere chi non sente la Forza e, soprattutto, non serve. Bastano pochi a dare un nuovo sapore alla materia nucleare e lo dimostrano i fatti. Malgrado i tanti inganni spirituali e non, la coscienza comunque sta emergendo: è la serie di verità che stanno travolgendo qualsiasi tipo di potere…

Nascosti “dietro” lo schermo celeste, ci sono infiniti universi intelligenti che possiamo sentire e anche vedere. Non sono in un altro luogo. Sono qui, tutti ricchi di abbondanza, armonia e prosperità. Ci guardano sorridendo.
Quando capirete che credere allo spirito significa conservare il potere?

Giuliana Conforto

Fonte: http://www.giulianaconforto.it/?p=384
Tratto da: visionealchemica da ununiverso

Giuliana Conforto: Credere o non credere?ultima modifica: 2015-07-23T20:22:39+02:00da subbuteo63
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2 pensieri su “Giuliana Conforto: Credere o non credere?

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  2. Cara Giuliana, scrivo come se lei mi leggesse,
    proponi cose interessanti, come sempre, ma concludi costruendo ancora categorie tra le quali dover non-scegliere, quindi, visto dal duale opposto, “scegliere”.
    Vero. Il fatto di tale Yahweh è ormai abbastanza scoperto, per i pochi che davvero se ne sono interessati. Ma non tutto è giustificabile, parlo delle conseguenze, con la scienza, con il campo debole e cosette varie.
    Parli di “UFO”, buttati lì così tra una New Age e un Grande Oriente o solo un Oriente buddhista, senza probabilmente renderti conto che questa rappresentazione umana è solamente figlia di essi, i quali fanno parte di altre frequenze, di altri “strati” dimensionali che non ubbidiscono neanche alle forze riunificate che tu correttamente richiami.
    Esistono, mia cara, così come quegli esseri intrappolati nei buchi elettromagnetici e che, da buoni Arconti, ci succhiano il sangue. Ma cene sono di migliaia o milioni di “tipi” diversi. Favorevoli o contrari a noi, che, oggettivamente, contiamo ben poco nella galassia. Siamo mezze scimmie modificate.
    Molta, tutta, della nostra storia è interlacciata con i fratelli alieni. Siamo un loro esperimento in fondo.
    I Maya e i calendari, quelli veri, esistono e sono veramente così. Non il 21 dicembre 2012, certo, ma la continuità dei cicli che stanno spostando questa dimensione percepita ad un’altra rappresentazione, pur sempre virtuale, del “reale”.

    Insomma, quel che voglio dire è che non necessariamente dobbiamo pensare che credere in qualcosa sia sbagliato. Dobbiamo riuscire a capire in cosa ragionevolmente (e sentimentalmente) credere, senza fare un fascio di cose assolutamente distanti.
    In ogni manifestazione vi è un pizzico di verità e sarebbe meglio credere a tutto piuttosto che non credere a nulla.

    Poi tutto si manifesta con le energie e le regole che utilizzano ciò che tu richiami a livello subatomico. L’etere forse o il campo di coscienza.

    La scelta è riuscire a distinguere all’interno di ciascun credo. Solo così si può ricostruire il puzzle abilmente celato dai tempi della Torre di Babele.

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