Sii te stesso… ma te stesso chi? Sai chi sei?

“Sii te stesso”, è uno dei consigli più utilizzati, quando si vuol dare un consiglio comportamentale a qualcuno.

Bambino interioreMa mi viene da chiedere… te stesso chi? Sai chi sei veramente? Noi ci comportiamo in un certo modo tutto nostro, ognuno di noi è un personaggio unico, la nostra unicità è data da una miriade infinita di cose. Le prime influenze che determinano quel che siamo, sono gli elementi astrali che ci hanno influenzato alla nascita (il tema natale personale), che ci danno degli input ai quali noi quotidianamente e assolutamente in modo inconsapevole, reagiamo… Hai presente quando hai le tue giornate NO? Quelle giornate in cui proprio la tua voglia di vita non gira come dovrebbe?

Ma c’è un altro aspetto assolutamente importante, anzi, determinante, c’è quella parte del nostro carattere che è stato forgiato fin da piccoli con gli insegnamenti, con i consigli dei genitori, dei maestri, amici e quant’altro, con i rimproveri ricorrenti ecc., tutte cose che hanno determinato il nostro modo di reagire alla vita e alle emozioni.

Ci siamo, in sostanza, formati in base a tantissimi parametri, ma molti di questi fattori purtroppo sono poco sani e proprio per questo vengono definiti, credenze limitanti. E allora… sii te stesso… ma te stesso chi? Un bambino che ha paura del buio? Se nel tuo passato, nella tua infanzia c’è stato un evento in cui il buio ti ha fatto paura e non sei riuscito a superare quella paura, sii te stesso vuol dire sii un uomo che ha paura del buio! 

Se nel tuo passato c’è stato un evento in cui hai rischiato di annegare e adesso hai paura dell’acqua, sii te stesso vuol dire sii un uomo che ha paura dell’acqua! Se nel tuo passato c’è stato un evento in cui qualcuno ti ha ripetuto continuamente che tu non vali niente, oggi tu sei un uomo convinto (inconsapevolmente) di non valere niente, te stesso, è oggi un uomo che non ha fiducia in se stesso, che non si fida delle proprie decisioni, che non si fida delle proprie idee.

Scovare le credenze limitantiNon servirà a nulla fare mille corsi sulla autodiscipina, corsi di auto-aiuto, corsi di ogni genere se prima non vai ad incontrare in te stesso, quel bambino che in quegli eventi del tuo passato è rimasto impaurito. Devi allora scendere in te stesso, scendere nel tuo passato, trovare tutti i nodi emotivi (credenze limitanti) in cui il tuo bambino interiore è rimasto bloccato. Questo è un autentico viaggio in se stessi.

Se hai ben compreso, il te stesso di oggi è un insieme di credenze limitanti e convinzioni sbagliate che hanno determinato come ti comporti, come vivi, le tue scelte, i tuoi gusti, così come sei oggi. Ma questo non sei tu… te lo assicuro!

Te stesso, il vero te stesso, è una persona stupenda e senza problemi, senza limiti, senza paure, senza compromessi. Te stesso, è prima di tutto un’anima e come tale è pura. Quello che tu credi di essere, è un insieme di convinzioni che ti sei costruito per nascondere (inconsapevolmente) le tue ferite del passato, per nascondere le tue credenze limitanti, per nascondere quel bambino impaurito che in te è rimasto bloccato in quella emozione, che a quell’età così tenera non ha saputo (per vari motivi, ma soprattutto per mancanza di cognizioni proprie) comprendere o accettare.

Se tuo padre ti ha sempre detto che non vali nulla, non l’ha fatto di certo per cattiveria, magari pensava addirittura di incentivarti, di stimolarti a fare meglio! (o forse stava solo rimproverando se stesso perche si sentiva senza valore). Lo so che oggi questa giustificazione sembra assurda. Il bambino di allora, non sapeva cosa voleva dire davvero il padre, il bambino di allora a quelle frasi ripetute, in qualche modo ha cominciato a credere, e se questo è accaduto inconsciamente… purtroppo questa credenza intima, lo guiderà per tutta la vita, o fino a quando non accadrà qualcosa che farà comprendere il problema e la sua origine.

Ma bisogna andare proprio alla radice, al momento iniziale del problema: bisogna prima di tutto riconoscerlo, poi lo si deve accettare come una nostra realtà del momento, con la consapevolezza che possiamo sciogliere questa realtà e sostituirla con una realtà migliore, la realtà di noi stessi.

Tutto è possibile e reversibile, ma prima di tutto si deve comprendere chi siamo davvero oggi noi, scoprire le nostre credenze limitanti, scoprire come abbiamo fatto a convincerci di quell’errore di interpretazione di quella emozione del passato, prenderne coscienza davvero, accettare, perdonare chi ci ha messo quella credenza in testa, comprendere che da questo momento in poi, quella credenza non ci riguarda più.

C’è una serie di esercizi appositi per questo percorso, ma non è cosa facile da spiegare in un articolo da blog, però posso dare fiducia a tutti quelli che soffrono di errori ricorrenti e limitanti, dicendo che è possibile essere se stessi nella assoluta libertà dalle proprie credenze. Solo così, solo dopo averle sciolte tutte, ci si potrà elevare al massimo grado di… se stessi.

Possiamo concludere dicendo che per cominciare a comprendere veramente noi stessi, nel momento presente e prendere coscienza e confidenza con il nostro bambino interiore, ovvero chi in noi regolarmente (e inconsciamente) controlla la nostra vita… è fondamentale l’auto-osservazione dei propri pensieri, delle proprie emozioni, delle proprie azioni nella vita quotidiana.

Fonte: osservazionequantica.altervista.org

Sii te stesso… ma te stesso chi? Sai chi sei?ultima modifica: 2016-07-02T20:08:23+02:00da subbuteo63

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