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Wikileaks diventa nuovamente protagonista attraverso la diffusione di notizie inerenti presunte email riguardanti l’Ufologia, e non solo, che riguarderebbero la candidata alla Casa bianca Hillary Clinton. La notizia si presenta a prima vista di un certo interesse, soprattutto quando tocca il tema sempre caldo della Disclosure.
di Roberto La Paglia*
Disclosure UFO:un argomento sul quale è sempre facile appoggiarsi quando si tratta di evocare ed alimentare il sensazionalismo mediatico. Quando si parla di informazione bisogna sempre porsi due semplici domande: da chi proviene la notizia e chi sono gli eventuali beneficiari della sua diffusione. Pensare che Wikileaks sia un organo completamente sganciato dai fili del sistema è irrealistico; a dimostrazione di quanto appena affermato basti pensare che su un dato presunto di 50.000 email intercettate ne sono state divulgate soltanto 2.000; quale parametro è stato usato nella cernita? Perché sono state diffuse soltanto quelle che, in qualche modo, risultano propedeutiche alla campagne elettorale in atto? Passiamo al secondo quesito: la signora Clinton, così come il marito e altri presidenti americani prima di lui, non sono nuovi a promesse riguardanti il mondo degli UFO, promesse ad oggi sempre puntualmente disattese ma che, di certo, rappresentano un escamotage di indubbio valore da giocarsi durante le varie manifestazioni elettorali.
La chimera della Disclosure continua a mietere vittime tra coloro che, con forza e grande sincerità d’animo, chiedono a gran voce chiarezza ai governi e ai loro rappresentanti, ma possiamo ritenere la Disclosure ufologica un evento possibile in un più o meno lontano futuro? Non esiste ad oggi alcun motivo per il quale i governi, le Intelligence e le varie associazioni che lavorano nell’ombra, debbano autorizzare una rivelazione di massa inerente i loro progetti e le tecnologie custodite nelle varie basi; tutto continua a rimanere nell’ombra, nell’assoluta riservatezza di innumerevoli faldoni classificati come Top Secret e sigillati da un termine che è ormai diventato la panacea per tutti i segreti di stato: Sicurezza Nazionale.
Possibile pensare che personaggi così in alto nei vertici del potere si scambino mail attraverso gmail, il più usato account di posta elettronica, e proprio per questo il più esposto agli attacchi informatici? Possibile pensare che Donald Smalter, un ingegnere chimico presso la Michigan Technological University, si rivolga a vari segretari divulgando suoi studi e conclusioni su Nibiru, il clima e gli UFOusando un account gmail e indirizzando la propria corrispondenza a caselle di posta elettronica con suffisso governativo, ovvero caselle che subiscono vari filtri prima che le mail vengano recapitate agli interessati. Si tratta di rivelazioni che arrivano proprio al momento giusto e le coincidenze, sia pur possibili, in questo caso diventano altamente improbabili.
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