Leggi che ti passa, curarsi con i libri

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Spesso per curarci necessitiamo di un farmaco speciale (non parlo di un semplice raffreddore, ma delle cose serie) che allevia i nostri dolori e calma le nostre sofferenze. Che siano streghe o preti, acqua santa o filtro magico, prodotti biologici o veleni, comunque desideriamo un rimedio immediato, efficace e senza controindicazioni.

Eccolo: due autrici inglesi Ella Berthoud, Susan Elderkin propongono una ricetta universale del libro “Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno”: “Qualunque sia il vostro disturbo, la nostra ricetta è semplice: un romanzo (o due), da prendere a intervalli regolari”. E’ una curiosa raccolta di romanzi e di scrittori con diverse proprietà terapeutiche: se serve una ricetta per reumatismi, ecco il Marcovaldodi Italo Calvino, Hemingway è ottimo contro il mal di testa, Beppe Fenoglio salva dal mal d’amore e Vitaliano Brancati con Il bell’Antonio dall’impotenza. Scritte con allegria e passione, eleganza e umorismo le prescrizioni riassumono in breve la trama e fanno conoscere i personaggi, aggiungendo un pizzico di barzellette e aneddoti.

Per capire se davvero ci si può curare con i libri, abbiamo chiesto consiglio a Biagio Saracino, scrittore e nello stesso tempo medico:

La lettura ci trasmette non solo il piacere di entrare nella sfera psichica di altri individui e situazioni, ma soprattutto ci impregna di un mondo che non potremmo mai conoscere con mezzi diversi, un mondo che arricchisce e rinvigorisce, prepara la nostra mente a saltare ardue barriere. Questa è profilassi, preparazione. Però può giungere anche il momento acuto e complicato dell’evento patologico vero e crudo, ed a questo ognuno può rispondere con il proprio carattere e la storia personale.

Il fenomeno della biblioterapia ha attirato l’attenzione da tempo. Gli psicologi ritengono che i libri aiutino il malato a riflettere su di sé, a svelare ed a rafforzare le capacità personali per conquistare le conoscenze che portano a trovare la via d’uscita ed a guidare il problema per risolverlo infine.

Non tutti reagiscono con pianti o strepitii ovvero clamorose manifestazioni esteriori. Molti si arricciano in un bisogno di solitudine che non si deve interpretare come isolamento e abbandono. Questa forma di reazione necessita di riflessione e indagine introspettiva, chiede allo specchio della letteratura, al libro, al profumo della carta, la capacità di fermare il divenire delle cose e vedersi in tutta la propria pienezza e immobilità, di scrutare tutte le risorse personali fino a quel momento rimaste celate nell’intimo, di soffiare su sogni impolverati, di osservare i moti mai conosciuti della propria mimica tenace ed agguerrita, di scoperchiare la potenza che sonnecchia in ogni essere umano. Per tracciare la strada che conduce verso una lotta non più impari contro la malattia. E aiutare chi è caduto a rialzarsi, combattere e vincere,ritiene Biagio Saracino.

Già negli anni ’30 negli USA si usavano i libri per curare le malattie come ansia e depressione, in Inghilterra la biblioterapia è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale. Un insieme di parole e forze umane riescono a trasformarsi in un rimedio quasi magico. Bisogna solo sapere quale libro prendere per quale caso, perché il giusto romanzo preso a leggere al momento giusto può davvero cambiarci la vita.

Gli specialisti che hanno scritto sul potere curativo del libro, oltre Ella Berthoud, Susan Elderkin, ce ne sono tanti: Stéphanie Janicot 100 romanzi di Primo Soccorso per curare (quasi) tutto, Libri e film per curare la propria mente Ferdinando Galassi, Lou Marinoff Platone è meglio del Prozac,Jean-Joseph Julaud Ça ne va pas? presentato come Manuale di terapia poetica, Pillole di carta e di celluloide dello stesso Ferdinando Galassi e molti altri.

Comunque ricordiamoci che i libri non rovinano il fegato come l’alcol, non aumentano il colesterolo e il peso come il cibo sbagliato. Ci si può drogare con i libri senza aver paura dell’overdose. Infine, ma non ultimo, è un modo interessante per curarsi, ma anche per approfondire l’amore verso la letteratura.

Di Anna Fedorova

Fonte:http://italian.ruvr.ru/2013_11_22/Libri-pronto-soccorso/

Leggi che ti passa, curarsi con i libriultima modifica: 2013-11-26T12:46:17+01:00da subbuteo63
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