Nascosto in una penisola tra l’oceano arabico ed i famosi canali lagunari del Kerala, si erge l’Ashram di Amritapuri, un colorato punto di riferimento in un mare di verdi palme da cocco. E’ un luogo reso sacro dalla presenza di “Mata Amritanandamayi Devi” (Amma), amata Madre e guida spirituale di migliaia di persone in tutto il mondo.
Per la gente di quest’epoca, priva di una fede viva, ma con il cuore anelante d’Amore, “Mata Amritanandamayi Devi” (detta Amma) è venuta a noi come una pioggia torrenziale d’Amore Divino. Dimorando permanentemente in uno stato d’ininterrotta esperienza della Suprema Beatitudine, Ella non vede differenze tra Sé e gli altri e accetta ogni anima come Sé stessa.Prendendo in grembo la sofferenza dell’umanità, ne placa il dolore donando speranza. Attraverso vent’anni di servizio instancabile, Amma ha confortato e consolato gente proveniente da ogni angolo del globo e di ogni estrazione sociale. Il contatto personale, il calore, la Compassione, la tenerezza, il profondo interesse che mostra per ognuno, il carisma spirituale, l’innocenza e l’umiltà, sempre così naturali in Lei, sono tutte qualità inconfondibilmente uniche.
Ogni momento della Sua vita è dedicato al benessere degli altri, ed alla guida dei monaci e dei residenti che vivono con Lei ad Amritapuri, nei numerosi dipartimenti e nelle istituzioni caritatevoli che ha fondato in India e altrove. Esprimendo verso l’esterno un flusso ininterrotto di qualità divine, è un grande esempio da cui possiamo imparare. Ella insegna sia attraverso progetti umanitari che incoraggiano il servizio disinteressato per gli altri, sia per mezzo dei canti devozionali e di semplici discorsi vivaci colmi di immagini vive ed esempi singolari, tratti spesso dalla Sua stessa vita. Le tradizioni orientali hanno a lungo insegnato che i limiti degli esseri umani non si fermano al miracolo della natura del corpo biologico ed alla mente. Oltre questo stato limitato c’è il Regno della Coscienza Suprema, un costante flusso di Energia Divina, che pervade l’universo e tutti gli esseri. Dobbiamo solo provare ad armonizzarci col Divino per divenire uno con Esso. Il livello più alto, la fonte che ispira tutte le religioni, proviene da questo Stato, dalla Suprema Realtà. Anche la scienza moderna ha dovuto ammettere che un’intelligenza superiore opera nell’universo. Tuttavia essa esita a riconoscerla…
Il concetto di anima realizzata, di un essere superiore e onnisciente, non è caratteristico soltanto dell’India. Esso è infatti comune alla tradizione mistica di tutte le religioni; ma in Occidente, dove domina una visione materialistica del mondo, questo concetto non è riconosciuto, poiché c’è incompatibilità tra scienza e religione. Tuttavia, la presenza di questi esseri divini resta un fenomeno raro ed estremamente prezioso in seno a tutti i tipi di spiritualità. Soltanto loro possono guidarci, poiché loro soltanto parlano partendo dalla sorgente, al di là dei condizionamenti personali e culturali.
La vita di Amma:
Quando Sudhamani compì nove anni, Sua madre si ammalò e l’intero carico di lavoro della cucina e del mantenimento della casa cadde sulle Sue spalle, costringendo la piccola, che era stata una studentessa assai brillante, a ritirarsi da scuola.Sudhamani accudiva i fratelli e le sorelle, i genitori e le mucche, svolgendo tutto questo estenuante lavoro senza l’ombra di un lamento, gioiosamente,offrendo ogni momento delle Sue lunghe ore lavorative al Signore. Accettò ogni ostacolo ed ogni sorta di maltrattamento da parte dei Suoi familiari, a quel tempo a Lei ostili poiché ignari della natura divina del Suo comportamento, come benedizioni, come il Suo modo di avvicinarsi al Divino. Sudhamani aveva come unico sollievo e conforto il costante ricordo del Suo beneamato Shri Krishna. La Sua lunga giornata di lavoro terminava spesso a mezzanotte e, invece di cadere addormentata, trascorreva l’intera notte a cantare, meditare e a pregare il Signore Krishna.
Un’altra qualità chiaramente manifesta in Sudhamani fin dalla tenera età, era l’Amore e la Compassione verso tutti gli esseri umani. Oltre ai lavori di casa, si recava spesso in visita ai vicini di casa, per raccogliere cibo per le mucche della Sua famiglia. In quei momenti ascoltava pazientemente le numerose storie di sofferenza, in particolar modo degli anziani che spesso si lamentavano di essere maltrattati e dimenticati da figli e nipoti. Attraverso le loro storie, Sudhamani osservò come le stesse persone che da bambini pregano per la salute e la longevità dei propri genitori, quando questi diventano vecchi e infermi, non li rispettano e li maltrattano.Vide che l’amore mondano nasconde una motivazione egoistica ed è instabile e limitato. Comprese che gli esseri umani hanno solo un vero familiare in questo mondo, e che questo è Dio. Solo il Suo Amore è costante, sempre presente ed interamente incondizionato.
Sudhamani sperimentò la crudeltà e l’egoismo del mondo, con le sue conseguenti sofferenze e dolori; ciò servì unicamente ad intensificare il Suo Amore ed il Suo bisogno di Dio. La Sua ricerca del Divino assunse quindi un altro obiettivo: alleviare la gente da pene e sofferenze. Sebbene fosse solo una bambina, Sudhamani fece tutto ciò che poteva per alleviare le sofferenze dei Suoi vicini. Lavava loro i vestiti, gli faceva il bagno e portava loro perfino del cibo da casa Sua. Questa abitudine di regalare le cose di proprietà della Sua famiglia, spesso La metteva in grande difficoltà, e a volte veniva severamente picchiata. Tuttavia nessuna punizione poté fermare la fioritura della Sua innata compassione.
All’età di dieci anni il Suo Amore per il Signore crebbe in modo indescrivibile. Entrava in estasi sempre più frequentemente; danzava e cantava in beatitudine, inebriata di Dio e totalmente estraniata dal mondo. Presto cominciò ad avere visioni di Krishna, contemplando la Sua forma vivente all’interno di ogni oggetto e in ogni luogo. Agli occhi di Sudhamani l’intero universo era pervaso da Krishna e Krishna soltanto. Non molto prima, infatti, era entrata in profonda unione mistica con il Suo Signore, una unione così completa da non poter più distinguere Krishna dal Suo stesso Sé.
La seconda fase del Suo progresso spirituale iniziò il giorno in cui ricevette un’inattesa visione della Madre Divina dell’Universo. Questa gloriosa esperienza fu seguita da un interminabile stato di ebbrezza di Dio, di tale intensità da desiderare ardentemente, giorno e notte, di unirsi con la Madre Divina. I membri della Sua famiglia e molti abitanti del villaggio non riuscivano affatto a comprendere il sublime stato d’animo ed il comportamento di Sudhamani.Ella non agiva come una normale ragazza, e molti La tormentavano in ogni modo possibile. Alla fine fu obbligata a lasciare la Sua casa e a trascorrere giorno e notte all’aperto. Il cielo divenne per Lei il tetto, la terra il letto, la luna la lampada, e nella brezza del mare trovò conforto.
Quando la famiglia di Sudhamani e la gente del villaggio La rifiutarono, furono gli uccelli e gli altri animali a farLe compagnia e diventare i Suoi fedeli amici. Quegli animali Le portavano il cibo e Le rendevano amorevolmente ogni servizio possibile.Sudhamani si immerse in Sé stessa per mesi e, alla fine, nella più rigorosa e austera pratica spirituale diventò completamente indifferente alle necessità del corpo, dimenticando spesso cibo e sonno. Il Suo intero essere splendeva d’Amore e bruciava d’ardente desiderio per la Dea. Baciava la terra ed abbracciava gli alberi, percependo la Madre Divina in ogni cosa. Poteva piangere al tocco della brezza, sentendola come le carezze della Madre Divina. La si poteva trovare immersa in profonda meditazione per ore, a volte per più giorni, senza segni di coscienza esteriore. Infine la Madre Divina Le apparve in tutto il Suo splendore e maestosità. Cosa seguì, può solo essere descritto dalle parole della Madre: “Sorridendo la Madre Divina diventò una massa di splendore e si fuse in Me. La mia mente fiorì e venne bagnata dalla luce, colma di tante sfumature della Divinità”.
La missione di Amma:
Quando un fiore si apre, le api vengono attratte spontaneamente. A 22 anni “Amma” , (come venne chiamata), iniziò a diffondere il Suo messaggio spirituale. Innumerevoli persone accorrevano per ricevere le Sue benedizioni, Amma accettò un gruppo di giovani discepoli che istruì in accordo con la tradizione Sannyasa (ordine monastico) dell’India, e la casa in cui era nata fu quindi trasformata in un Ashram.
Il darshan della Madre:
Amma dà anche un Darshan speciale nelle vesti e nelle sembianze della Madre Divina dell’Universo, così come è stata dipinta nelle Scritture fin da tempo immemorabile. In quel momento Amma rivela ancora di più lo splendore divino, che è la Sua stessa natura. Il “Devi Bhava”, come viene chiamato, è uno strumento di Amma per aiutarci a capire più profondamente la gioia ed il potere della divinità latenti in ognuno di noi.
Gli insegnamenti di Amma:
Amma ci fa notare che, quando lo sviluppo intellettuale raggiunge l’apice e la mente fiorisce al massimo delle sue potenzialità, il cuore diventa arido. I Suoi insegnamenti sono una chiamata alle nobili qualità – un ritorno al “cuore” – nella vita di ogni giorno. Il risveglio delle Verità Spirituali Universali e la Compassione che fluisce attraverso di esse, sono necessari per costruire una società pacifica e prospera. L’amore è la nostra natura ma, affinché si riveli, è necessaria una pratica costante. Lo studio non è sufficiente. Gli insegnamenti di Amma sono strumenti di vita emanati dalla Sua esperienza diretta della Verità, sono saturi di Amore Divino e sono fatti per aiutarci.
Rivisto da Fisicaquantistica.it
Fonte: http://www.mutaforme.it/80323.php
Per chi volesse ricevere l’abbraccio di Amma o per qualsiasi altra informazione, visitare il Sito italiano di Amma: http://www.amma-italia.it/