LE ORIGINI DELL’UMANITA’ – INTERVISTA A GIORGIO PASTORE
In Italia numerosi ricercatori hanno percorso gli studi di Sitchin che ipotizzano un’origine aliena della specie umana. Uno dei più noti ricercatori su questa tematica è senza dubbio Giorgio Pastore da sempre affascinato dalle vere origini dell’uomo sulla Terra, ha indagato in merito scrivendo diverse pubblicazioni, la più famosa delle quali è “Déi del Cielo, déi della Terra” edito da Eremon Edizioni. Lo abbiamo intervistato proprio su questi argomenti:
Intervista condotta da Michele Rossi
Consulente per il programma Voyager e autore del libro Interviste con il Mistero
Intanto ci illustri chi è Giorgio Pastore
Giorgio Pastore è un insegnante, uno scrittore e un ricercatore indipendente, ma contemporaneamente è una persona che, come altre, cerca la “verità”. Sono ancora molti i segreti e i misteri che assillano l’umanità. Si ha un senso di incompletezza e impotenza quando ci si rende conto di essere ancora lontani da questa “verità”. Non so se arriveremo mai a svelarla, ma è sicuramente lecito inseguire questo sogno. D’altronde è una caratteristica prettamente umana quella di spingersi “oltre” i confini conosciuti. Se così non fosse ci troveremmo ancora all’età della pietra.
Nel tuo libro “Déi del Cielo, déi della Terra” spazi in molti argomenti dello scibile misterico iniziando proprio da quelle che sono le nostre origini. Numerose ipotesi sono state fatte in merito: figli della Terra o delle stelle?
Rimanendo in questo ambito, pensi che prima di noi vi siano state altre civiltà tra cui quella che potrebbe essere definita come la “civiltà dei giganti”?
La nostra terra ha 4,5 miliardi di anni. La nostra civiltà è relativamente recente. Gli Egizi sorsero 5000 anni fa. Prima di essi vi erano già alcune città e rare tracce di civiltà. Ma più andiamo a ritroso nel tempo, più diviene difficile orientarsi e capire chi c’era e qual era il livello tecnologico dei nostri padri. Esistono piccole ma rilevanti tracce archeologiche che ci conducono su strade fantastiche, ma plausibili. Sono esistiti i giganti? Molti testi antichi ci narrano della loro esistenza. Probabilmente qualcosa di vero c’è. Esisterebbero anche alcuni reperti che comproverebbero tale ipotesi. Scheletri ricostruiti in alcuni musei, per esempio. Gli antichi testi ci parlano di giganti alti anche 10 metri. Sembra incredibile. Meno improbabile ci sembra la possibilità che questi esseri potessero raggiungere certamente ragguardevoli altezze, ma più accettabili. Tanto per fare un esempio, nel piccolo museo di Trezzo d’Adda, in provincia di Milano, si conservano i resti di un gigante longobardo alto 3 metri. Un vero gigante per la sua epoca!
Tutto è possibile. Ogni ipotesi merita di essere considerata e indagata, finché non arriveremo alla verità. Gli Ooparts (almeno, alcuni) sono un vero mistero. Dei tasselli che non trovano posto nel mosaico della storia dell’umanità, eppure esistono, non possiamo ignorarli, come invece fanno alcuni accademici. È evidente invece che la nostra civiltà raccolse l’eredità di altre, che ci precedettero. Una pianta che ammorbidiva la pietra potrebbe rappresentare un’interessante spiegazione per molti misteri, ma non è l’unica ipotesi plausibile. Potremmo pensare anche a una scienza dimenticata basata sull’elettromagnetismo o su tecniche a noi sconosciute. Forse un giorno riscopriremo questa scienza. Fino ad allora possiamo solo fare congetture.
Saltiamo ora a una delle storie più affascinanti di tutti i tempi, Atlantide. Come, dove e quando sarebbe esistita a tuo avviso? Condividi la recente ipotesi del dott. Bulloni il quale colloca questo mitico regno nel Mar Bianco, all’estremo nord? E, inoltre, come credi sia scomparsa? Si trattò davvero del “Diluvio Universale”?
Agarthi, il mitico regno sotterraneo: l’idea che la Terra sia cava è un’idea assurda almeno per la maggior parte degli studiosi; cosa ne pensi?
Sono molte le leggende che ci parlano di una terra cava, di un mondo sotterraneo. Molti popoli antichi sapevano che l’umanità era rinata emergendo dal sottosuolo. È possibile infatti che alcuni superstiti di Atlantide abbiano trovato rifugio sottoterra. Non si tratta solamente di fantasie, ma del risultato di un’attenta analisi dei miti e delle leggende dei nostri avi. Inoltre, vi sarebbero testimonianze dell’esistenza di misteriose gallerie sparse in diversi angoli della terra. Gallerie particolari, nelle quali vi sarebbero tracce di una
tecnologia a noi sconosciuta. Nel mio libro riporto alcuni esempi, anche in tal senso. Personalmente, credo sia improbabile l’esistenza di grandi spazi interni e vicini al nucleo terrestre. Sembra più verosimile invece la presenza di gallerie e spazi modesti a qualche migliaio di chilometri di profondità. D’altronde, nessun geologo può dire con certezza scientifica come sia composto il nostro pianeta. Finora ci si è basati solo su studi teorici.
Nel tuo libro “La Ricerca della Pietra Filosofale”, sempre edito da Eremon Edizioni, parli anche del mitico Santo Graal, che a dirla tutta tanto Santo non era se lo vediamo sotto la luce dei racconti di Chretien e Wolfram. Secondo te che cos’è il Santo Graal?
Secondo me si tratta di un simbolo, e potremmo associarlo ad altri, come alla Pietra filosofale, per esempio. Entrambi sono simboli di “Conoscenza” svelata, di miglioramento, di rinascita (fisica e spirituale), di cambiamento. Dei veri tesori per chi sa coglierli. Perché non c’è tesoro più grande della Conoscenza, quella con la “C” maiuscola. Quella che molto probabilmente società segrete si tramandano da generazioni, all’insaputa dei più deboli e delle masse. Quella che “non può essere rivelata”. Almeno, non a tutti. A tal proposito, trovare il Graal significherebbe carpire i segreti della nostra stessa esistenza.
Arriviamo a una domanda cruciale che in molti si fanno almeno in questo periodo: a tuo avviso cosa potrebbe accadere il 21 dicembre del 2012?