BASIAGO PARLA DI VIAGGI E CIVILTA’ SU MARTE

ANDREW BASIAGO PARLA NELLA SUA ULTIMA CONFERENZA DI VIAGGI E CIVILTÀ SU MARTE

Su questo sito ho già trattato l’argomento qualche anno fa ma considerando che la maggior parte di quei video sono stati rimossi ho pensato di ridiscutere su questa vicenda che ha dell’incredibile come leggerete man mano nel testo che segue.

Si tratta del Congresso Internazionale di ufologia che si è svolto il 20 novembre 2014 in Argentina, a Cordoba.

Se non ha mai sentito parlare dell’intera faccenda sappi che Andrew Basiago a parte essere un avvocato, si è trovato a far parte di un progetto conosciuto come Project Pegasus, tramite il padre che lo ha coinvolto quando era ancora un bambino di appena 6 anni.

L’avvocato americano Andrew Basiago, ha parlato dei viaggi che ha fatto sul pianeta rosso tra il 1981 e il 1984, e oltre a descrivere Marte tira in ballo altre persone, e una di queste è l’attuale presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Secondo Basiago, non solo esistono esseri intelligenti su altri pianeti del cosmo, ma vivrebbero anche in alcuni pianeti del nostro sistema solare, uno di questi è proprio Marte. Afferma che quello che ci fanno vedere, o credere del pianeta ha ben poco di veritiero poiché sul pianeta rosso vivono tre civiltà umanoidi; una è molto simile a noi terrestri, l’altra alla razza dei Grigi, e un’altra completamente nuova per noi.

Dice che l’aria era molto pesante ma comunque respirabile, il cielo aveva lo stesso colore del nostro, vivono diversi animali, alcuni di questi sono dinosauri, e parlerà anche di viaggi nel tempo.

Prima di iniziare faccio notare che Andrew Basiago tira in ballo anche il famoso Nikola Tesla. Chi ha letto qualcosa su Tesla sarà al corrente che si dice sia riuscito in uno dei suoi esperimenti a comunicare tramite un semplice segnale di luce con Marte. Forse grazie a Tesla scoprirono che Marte non era disabitato?

Riguardo i viaggi nel tempo, il primo che mi viene in mente è il famoso Esperimento Philadelphia, che per quel che ne sappiamo riuscì solo per metà. Quasi tutto l’equipaggio perse la vita, e i pochi sopravvissuti (secondo alcune testimonianze) diventarono pazzi quindi furono rinchiusi.

A volte penso a quante verità ci vengono negate per qualche motivo assurdo. E sono convinto che gli argomenti che tratto su questo sito e quelli che si leggono sul Web non sono altro che una piccolissima parte, e probabilmente siamo ancora parecchio lontani dalla realtà. Per questo ci lasciano “raccontare” senza dare troppi problemi.

Per esempio secondo me (ma chiaramente non posso avere alcuna prova) su Europa, Encelado, Titano, e probabilmente uno degli ultimi giganti tipo Urano o Nettuno sono presenti esseri viventi, non so se siano intelligenti o meno, ma la maggior parte delle sonde spaziali sono concentrate lì per una ragione. Poi chi ci dice che le sonde Voyager lanciate nel 1977 non avevano altri scopi? Tanto possono dire ciò che vogliono, la verità è che non ci mostrano nulla. Capirai, non ci fanno vedere neanche la Luna, però in compenso esistono telescopi spaziali come Hubble che arrivano ad osservare galassie che si trovano dall’altra parte dell’Universo, senza contare poi tutti gli strumenti (segreti) delle agenzie private.

Questo è sostanzialmente il messaggio che vuole trasmettere Andrew Basiago. Egli afferma che tutti dovremo aver il diritto, non solo di sapere, ma anche di poter viaggiare tra i pianeti, poiché la tecnologia “esiste” ma ci fanno credere che le nostre possibilità non vanno oltre la Stazione Spaziale Internazionale ISS.

Bene! Farò un riassunto di questo video: Congreso Internacional de OVNILOGIA – Capilla del Monte – Cordoba – Argentina (20 novembre 2014).

Andrew Basiago tramite questa conferenza vuole raggiungere sostanzialmente due obbiettivi.

Il primo è quello di informare le persone che gli esperimenti che riguardano i viaggi nel tempo eseguiti dal governo americano hanno avuto esito positivo, ed è riuscito in 8 modalità diverse. Una delle più importanti sulla quale si centrerà questa prima parte della conferenza, è il teletrasporto. Pare che Basiago sia stato il primo bambino che ha potuto viaggiare su Marte nell’anno 1968. Egli ha partecipato e viaggiato nel tempo dal 1968 al 1972 perché prese parte al Progetto Pegasus, dell’agenzia DARPA.

Nella seconda parte di questa conferenza affronterà argomenti che riguardano le persone che il governo americano ha portato su Marte dal 1970 utilizzando diverse postazioni che si trovavano dentro normali edifici attrezzati per il teletrasporto. Basiago visse queste esperienza tramite la CIA (dal 1980 al 1984, dai 18 ai 22 anni) e non tramite DARPA.

Il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare una grande storia che riguarda lo sbarco dell’uomo sul pianeta rosso. Noi come civiltà abbiamo raggiunto diversi traguardi nel campo spaziale e siamo riusciti ad avere un contatto interplanetario, anche se non è stato mai rivelato all’umanità.

Per Basiago è importante che la gente capisca dove siamo realmente arrivati, e ce la metterà tutta presentando varie conferenze che tratteranno l’argomento in questo periodo di campagna presidenziale. Egli ha fede perché sostiene che le persone sono sempre più interessate ad ascoltare ciò che ha da dire.

Secondo Basiago la base americana (il potere americano) fu creata tramite gl’Illuminati, lo stesso avvenne per la prima civilizzazione che costruì le piramidi. Egli sostiene che l’ultimo grande cataclisma che sterminò gran parte delle civiltà presenti sulla Terra avvenne circa 6000 anni e fa, per cause esterne provenienti dallo spazio. La famosa piramide che appare sul dollaro americano rappresenta proprio l’inizio di una nuova civiltà (aggiunge che in francese si chiama Mission Troisième Civilisation). E accennerà di una civiltà ultrasegreta in grado di maneggiare questa tecnologia.

Andrew Basiago sostiene che nonostante Barak Obama fu eletto due volte (2008-2012), in tutti e due i casi non disse al popolo di aver fatto parte del progetto che riguardava i viaggi su Marte.

Basiago dice che non trova giusto che, solo alcune persone hanno la possibilità di partecipare a questi viaggi, poiché dovrebbero poterlo fare tutti.

Questa sorta di programma che ha lo scopo di diffondere la verità sul progetto segreto di Marte, iniziò per puro caso. Una sera fu ospite di una radio famosa ascoltata da circa 12 milioni di persone, e pare che un ascoltatore lo riconobbe e lo volle incontrare perché affermava di conoscerlo da ragazzo. Basiago sostiene che per qualche motivo la sua memoria presentava dei vuoti e pian piano nell’affrontare l’argomento con altre persone in varie conferenze riuscì a ricordare. Accenna di un investigatore del programma Marte presente fra il pubblico che ricordava Basiago all’età di 17 anni, mentre lui ne aveva 35.

Incontrò quindi due persone (William e Bernard) che presero parte allo stesso suo programma, erano compagni di viaggio (negli anni 80’) e misero piede insieme a lui su Marte. Il governo propose a molte persone non solo di andare su Marte ma di rimanerci.

Grazie a questi due suoi vecchi compagni riuscì a ricordare tutta l’esperienza.

Basiago racconta che un giorno vide a suo padre un’informativa che parlava di vita su Marte, quindi glielo tolse dalle mani (era il 1968). C’era scritto “Andrew Basiago e la scoperta della vita su Marte”, riferito al 2008, e parlava anche del Progetto Pegasus. In pratica tramite questo programma segreto loro avevano accesso a notizie sia del passato che del futuro.

Basiago racconta diverse strane situazioni che riguardano fatti accaduti quando era un bambino e “pare” da come le racconta, che non era lucido, nel senso che probabilmente (lo sto supponendo io, non lo dice Basiago) gli facevano qualcosa per fargli dimenticare le esperienze vissute (forse tramite ipnosi). Dico questo perché più volte sostiene che vede strani documenti al padre che lo riguardano. Non dice “ho fatto questo” in prima persona, ma dice “ho visto quel documento che mi riguardava”, a mio padre. Tra le varie storie che racconta, dice che un girono vede delle foto (del padre) che però aveva preso lo stesso Basiago “nel futuro” alla NASA. Questo fatto riguarda l’estate del 1969 e la foto era siglata PIA 10214, una prova della presenza di vita intelligente su Marte. Sostiene che questa è la prima foto che ritrae un’umanoide sulla superficie marziana. Egli afferma anche, che la CIA era al corrente dell’intera faccenda già da moltissimi anni.

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Nel 1970 suo padre conobbe 13 astronauti marziani che stavano tornando sul loro pianeta, dice che la conversazione avvenne in inglese e che queste persone molto simili a noi erano venute con una delle loro navi convenzionali, una sorta di disco volante a forma di goccia. Basiago, che era presente, sostiene che questi marziani erano senza capelli ma praticamente come noi. Scherzando dice che erano simili allo Zio Fester della Famiglia Adams.

Anche nel novembre del 1971 fu testimone di uno strano episodio. Era a letto con la bronchite e suo padre entra nella sua camera mostrandogli un documento (anche se li chiamo documenti, credo siano più delle informative) che riguarda la vita su Marte, con data 2008. Basiago dice che suo padre gli mostra questo documento del futuro perché riguardava lui, e gli fa presente che quando arriverà il momento (2008) dovrà raccontare con più dettagli possibili ciò che ha visto su Marte.

Pare che nei pressi del Monte Shasta (California) si svolgevano attività che riguardavano il Progetto Pegasus.

Parla di un episodio che è accaduto sia a lui che ad un suo amico, entrambi con i rispettivi padri. Fu portato nei pressi del Monte Shasta. Basiago, che era ancora un giovane ragazzo pensava che suo padre lo portasse a fare un’escursione (un campo) ma quando arrivarono nella zona del Monte Shasta accadde qualcosa di strano. Suo padre si fermo davanti un market suggerendo al figlio di restare in auto ad aspettarlo. Il padre esce dal market dopo circa 15 minuti ma con una barba di 5 giorni, quindi lui dice: “Papà cosa è successo?” il padre: “A cosa ti riferisci?” e lui: “Sei entrato senza barba e sei uscito dopo qualche minuto con una barba di 5 giorni?” e il padre: “A si? Beh vediamo come mi sta!”.

In pratica Basiago ha assistito ad un “salto nel tempo”. O meglio, il padre entrando in quel market ha viaggiato nel tempo restando in quel posto per qualche giorno, invece nel tempo in cui si trovava Basiago passarono solo 15 minuti. Questa cosa è successa anche ad un suo amico, che come lui aveva (non so se è ancora vivo) il padre che faceva parte di questo progetto segreto (Progetto Pegasus). Gli è stato raccontato un episodio simile, ma il padre del suo amico aveva la barba più corta quindi è rimasto in quel luogo per un paio di giorni al massimo (sempre nello stesso market). Il padre del suo amico è stato più esplicito, si è fatto vedere dal figlio mentre si rasava in auto con un rasoio elettrico, e una volta tornato aveva di nuovo la barba.

Nella stessa settimana verso circa le 13:00, di domenica, Basiago è in compagnia di suo padre, il collega del padre, e suo figlio. Incontrano nei pressi di un lago l’astronauta Buzz Aldrin che dice ad entrambi (i due giovani) con certo un entusiasmo che avrebbero preso parte ad un’esperienza indimenticabile, e che sarebbero andati su un altro pianeta.

Questo dimostra quanto sanno, almeno alcuni astronauti, riguardo il “vero” programma spaziale.

Andrew Basiago quindi afferma che furono preparati e incoraggiati psicologicamente per le future missioni che riguardavano Marte. Almeno coloro che facevano parte del Progetto Pegasus conoscevano alcuni eventi del futuro.

Egli sostiene che non era molto felice a quell’età, e quando sentiva parlare suo padre che lo preparava psicologicamente lui diceva che non voleva fare l’astronauta. Ma il padre affermava che qualcuno dei ragazzi del programma sarebbe potuto rimanere su Marte.

Quindi era molto sorpreso, non solo perché un famoso astronauta gli aveva riferito che sarebbe stato su un altro pianeta, ma lo stesso padre ora gli diceva che probabilmente qualche ragazzo (erano bambini ai tempi) sarebbe potuto rimanere su un altro pianeta.

Scoprì più tardi che vi erano delle ragioni precise per le quali venivano inviati astronauti su Marte:

  1. In primo luogo era creare una sorta di perimetro di difesa per il pianeta Terra.
  2. Inviare sia visitatori che colonizzatori sul pianeta rosso. In questo modo le persone americane che si sarebbero trasferite su Marte avrebbero potuto reclamare diritti territoriali (in poche parole). Gli stessi diritti che hanno i diversi paesi della Terra sull’Antartide. [Nota: qualcuno sostiene che in Antartide, probabilmente nel sottosuolo, vi siano civiltà aliene]
  3. Fare abituare sia gli abitanti di Marte che gli animali alla presenza dell’umano terrestre.

Gli furono spiegate diverse cose, anche come comportarsi e guardarsi da alcuni animali predatori del pianeta Marte, o come riuscire a sopravvivere in superficie. Gli dissero che Marte è un pianeta desertico, con pochissima vegetazione e acqua, che ci sono diversi animali predatori, e quindi come riuscire a sopravvivere comportandosi nel modo corretto.

Basiago poi, parla di 6 persone che presero parte alla missione e che furono identificate da lui e altre due persone. E tra queste sei persone è presente Barak Obama che però pare abbia utilizzato un nome di origini indonesiane. Secondo Basiago, Obama frequentò lo stesso addestramento o preparazione per andare su Marte, e non solo. Ricorda di averlo visto su Marte negli stessi alloggi dove si trovava lui, e che si è trovato in diverse occasioni sulla superficie marziana.

Parla anche di una donna dal nome incomprensibile, che lavorava nel California Institute of Technology (Caltech), e si trovava in quel posto alla giovane età di 16 anni. Faceva parte di un complesso programma scientifico. Questa donna fu nominata da Barak Obama, la prima donna direttrice di DARPA. Ai tempi DARPA era responsabile del progetto che si occupò di sviluppare la tecnologia per i viaggi nel tempo. Questa donna di cui non riesco a comprendere il nome, fu nominata direttrice nel 40 esimo anniversario dello sbarco sulla Luna, ovvero, nel 2009.

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Un’altra persona riconosciuta, era William McCool che nel 1996 diventò pilota astronauta ma perse poi la vita nel 2003, nell’incidente dello Space Shuttle Columbia. Quest’uomo fu su Marte con lo stesso Basiago, e qualche decennio più tardi volle diventare Astronauta. Dice che tutti i ragazzi avevano 17 anni quando cominciarono quell’addestramento, anche se si differenziava di 5 anni con lui.

Infine ricorda Bernard Mendez, un altro personaggio che prese parte all’addestramento speciale. Gli altri 5 dice di non ricordarli perché sono passati troppi anni, però sostiene che erano 10 in totale.

A parte Mendez, che era più un investigatore che un partecipante, cinque persone del programma avevano in comune una località – Pasadena. Con questo vuole dimostrare che la NASA prese parte alla selezione dell’equipaggio di Marte.

Basiago afferma: “Vi faccio notare che oggi, nel 2014, la NASA mostra ancora le immagini dei 3 robot su Marte quando molti anni fa inviava diversi gruppi di adolescenti”.

Per poter far parte della missione su Marte erano richieste delle qualità, tra queste cercavano ragazzi con un’intelligenza al di sopra della media, che sapevano lavorare in squadra, che non avevano personalità competitive, che amavano la natura, in grado di gestire eventuali problemi, e che in futuro sarebbero (appunto) potuti emergere per le loro qualità.

Persone come il padre di Andrew Basiago fungevano da contatto tra CIA e il progetto di teletrasporto su Marte.

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Il padre (probabilmente insieme ad alte persone) sviluppò una tecnologia che era parte dei progetti di Nikola Tesla, e lavorò anche nei laboratori di Edison nel New Jersey dal 1956 al 1964. Questa tecnologia riguardava il teletrasporto e la dinamica (fisica).

Anche Thomas J.Stilen (credo si scriva così) tenente della marina americana partecipò al programma. E la stessa madre di Barak Obama, che era un’agente della CIA, come suo padre e tutti coloro che facevano parte del programma. Il padre di Basiago lavorava come tecnico ingegnere per conto della CIA.

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Queste persone erano presenti nelle 3 settimane di addestramento, molte di loro, compresa la madre di Obama erano insegnanti. E lo scopo degli insegnanti era anche quello di spiegare ai ragazzi come si sarebbero dovuti comportare su Marte, come interagire, e comunicare con i marziani.

Basiago sostiene che queste persone parlavano del futuro presidente degli Stati Uniti. Quindi la presidenza di Obama e di Basiago stesso. Quando egli incontrò Obama disse che non usava quel nome ma uno di origini indonesiane, scoprirono che era Barak Obama grazie a dei registri inerenti ai suoi anni scolastici che gli vennero mostrati.

Img classe (purtroppo chi ha ripreso questa conferenza non ha praticamente mai allargato la visuale e quindi tutto ciò che Andrew Basiago mostrava si vedeva per metà)

Basiago aggiunge che Obama era di religione islamica (e aggiungo, che probabilmente lo sarà ancora) e che questo documento non è stato mai smentito dalla Casa Bianca.

Da quel che sto capendo guardando il filmato Basiago dovrebbe diventare presidente nel 2016, questo è il futuro che gli hanno mostrato. Insomma fecero partecipare a questo programma segreto due futuri presidenti, dei quali 1 lo è diventato come previsto secondo i loro calcoli, e l’altro si vedrà nel 2016.

Mi viene in mente Clifford Stone che in una sua intervista dove era presente anche Bob Dean, parla della NASA e della loro tecnologia segreta avanzata, e dei viaggi nel tempo.

Andrew Basiago afferma che suo padre e gli altri dissero che due di loro (i giovani ragazzi) sarebbero diventati presidenti, anche se non dissero quando.

Fra i diversi episodi di cui parla, accenna alla morte di due astronauti sulla superficie di Marte avvenuta nel 1964. Poi vuole fare intendere che i vari programmi spaziali iniziali come Mercury, Gemini, e Apollo, in realtà nascondevano dei segreti. Inviavano alcuni astronauti direttamente su Marte. In effetti disse che l’astronauta Buzz Aldrin gli aveva riferito che sarebbero andati su un altro pianeta e che sarebbe stata un’esperienza unica.

Questo potrebbe spiegare perché non ci fanno mai vedere cosa accade né sulla Luna né su Marte e possibilmente in altri pianeti. Eppure alcune persone sono convinte che l’uomo non ha neanche mai messo piede sulla Luna.

Nell’estate del 1981 gli assegnarono un nuovo “istruttore” per trattare il tema di Marte. Questo lo portò in un laboratorio scientifico per mostrargli alcune attrezzature, come il respiratore. Lo portarono anche in altri centri dove gli insegnarono a sparare e a riconoscere i predatori marziani. Gli mostrarono in uno schermo strani animali e dinosauri.

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Dice che gli mostrarono diversi predatori alcuni erano simili a dinosauri, con la testa da tirannosauro, altri erano poco meno di due metri molto simili al Velociraptor di Jurassic Park. Si trattava di animali veloci, e per difendersi in caso di pericolo avevano con sé una pistola laser, in più per situazioni più gravi avevano una capsula di cianuro. Basiago sostiene che la CIA preferiva che si suicidassero piuttosto che aprire il fuoco su una qualsiasi creatura marziana.

Pare ci siano due alloggi attrezzati per il teletrasporto, uno si trova nei pressi del ponte George Washington, l’altro in un edificio in California. Da quegli alloggi furono inviati su Marte, dall’appartamento 999 di North …. Boulevard, comunque vicino l’aeroporto di Los Angeles. Quell’edifico per parecchi anni è stato proprietà di compagnie aeree. In pratica funzionava che, compilava un foglio dove scriveva i suoi dati, poi prendeva l’ascensore e andava all’ottavo alloggio (premeva probabilmente il tasto 8), poi una voce gli chiedeva se era pronto per partire. Dopo di ché l’ascensore cambiava forma, diventava cilindrico e iniziava a ruotare velocemente, l’intero processo durava alcuni minuti. Fin quando si fermava tutto, si apriva la porta, e si trovava in un alloggio su Marte.

Racconta che nel 1981 dopo essere arrivato su Marte, si trovo davanti una serie di scheletri che apparentemente non sembravano marziani, sembravano più dei primati. Continua sostenendo che in quel momento faceva davvero caldo, si tolse la maschera per respirare e notò che l’aria era respirabile nonostante incontrava un po’ di difficoltà.

Sostiene infatti che, su Marte c’è ossigeno ed è presente un gas che riflette il colore azzurro, quindi il cielo marziano ha lo stesso colore della Terra. Ed è per questo che avrete notato (dice Basiago) che alcune fotografie di Marte mostrano il cielo azzurro. Questa cosa era stata dichiarata prima di mostrare le foto. Esistono delle foto di Marte riprese dallo spazio che mostrano una piccola linea azzurra esterna, che è la prova della presenza di questo gas.

Quindi fin da subito si rese conto che non c’era bisogno della maschera per poter respirare su Marte. Chiaramente, aggiunge, sulla superficie marziana prevale il colore rosso ma ci sono anche zone che hanno un colore marroncino, e giallo.

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Nell’agosto del 1981 fu portato da un suo insegnante su un alloggio permanente su Marte, in quel posto vivevano alcuni istruttore che dovevano tornare sulla Terra. Dice di aver visto nello sfondo marziano delle creature che emettevano un suono simile alle foche e quando chiese cosa stessero dicendo, l’istruttore gli disse che stavano salutando. Basiago sostiene che su Marte vivono creature molto simili a quelle terrestri, ci sono animali molto simili ai cavalli, plesiosauri, e ci sono creature che sono una sorta di ibridi tra specie estinte e viventi. Ci sono animali che hanno la parte superiore del corpo molto simile agli umani terrestri, e la parte inferiore simile ad uno scorpione. Alcuni animali che sulla Terra fanno parte di miti e leggende, come una creatura femminile per metà umana e per metà scorpione che viene raffigurata nell’Antico Egitto (Serket), vivono su Marte.

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Egli sostiene di aver partecipato a circa una ventina di esplorazioni su Marte, e in alcune di queste missioni era presente anche Barak Obama. Si cercavano informazioni sullo stato della vegetazione marziana. In una missione del 1982 dovevano recuperare un disco di un’agenzia che conteneva informazioni utili per l’intero progetto. Dopo questa missione furono effettuati altri 30 viaggi sul pianeta rosso.

Su Marte convivono tre tipologie di umanoidi:

Il primo equivale all’homo sapiens terreste poiché è molto simile. Loro indossavano sempre un’uniforme molto simile a quella del film “Austin Power”.

Il secondo è sempre di natura umanoide ma si distingue per alcune caratteristiche fisiche, come una sorta di antenne (in alcuni individui) poste sulla fronte.

L’ultima è molto simile ai Grigi.

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A questo punto del video c’è un problema di incomprensione (almeno da parte mia) perché mostra un’immagine di questi esseri marziani (che non si vede perché coperta da lui) e racconta di loro. E’ sicuramente da apprezzare la persona che ha ripreso la conferenza, ma certi errori poteva anche evitarseli. Non ha mai ripreso le immagini di cui parlava Andrew Basiago.

Comunque Basiago parla di questa razza umanoide come esseri che comunicavano telepaticamente, e mostrarono gran parte di una civiltà che vive sotto il suolo marziano. Pare siano circa 1 milione di individui e collaborano (o collaboravano) con la CIA, per le missioni su Marte. L’ambiente in qui si trovano è naturale ma di una particolare architettura molto simile a quella degli Hobbit della saga “Il Signore degli Anelli”. Erano presenti anche degli ascensori per salire in superficie. Basiago per fare capire più o meno lo stile prende come esempio le opere del famoso architetto spagnolo Gaudi. Aggiunge, che grazie a loro hanno scoperto parecchie cose sul pianeta rosso, soprattutto la parte situata nell’entroterra, poiché questi facevano da guide. Dovevano però, fare molta attenzione con questi individui perché in casi estremi sarebbero stati anche pericolosi. Dice che se affamati, potevano mangiarseli. Ad ogni modo, non è mai successo.

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Racconta che ha dovuto attraversare tutta la città (sotterranea) per andare a recuperare quel famoso disco di cui parlava prima, e si ricorda di aver visto molti ragazzini vestiti di nero dalle orecchie a punta.

Andrew Basiago sostiene che ce la sta mettendo tutta per divulgare queste notizie senza precedenti, tramite le varie conferenze, e che in questo momento ci sono altre 6 persone che lo supportano. Tutte queste persone hanno preso parte allo stesso programma di Marte, sostiene che uno di loro è andato su Marte nell’ultimo decennio. In questa lista è presente anche Laura Eisenhower, nipote di Dwight David Eisenhower (34° presidente degli Stati Uniti).

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Di 97 mila persone che furono inviate su Marte solo 7 mila sopravvissero nei primi 5 anni della missione. Questo lo afferma lo stesso Andrew Basiago.

Andrew Basiago: “Non vedo come potrei divulgare certe informazioni se non fossero vere, per quale motivo dovrei inventarmele?”

“Ci sono cose che sembrano essere tratte da film ma vi assicuro che l’intera faccenda è reale, nessuno di noi recita una parte”

Tra i vari individui identificati nel programma c’era anche Richard Milhous Nixon, 37° presidente degli Stati Uniti.

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Nixon quando si ritirò dal suo incarico prese parte al programma di Marte.

Prese parte allo stesso programma anche un ex direttore della CIA all’epoca di Jimmy Carter (39° presidente). E in questa lista è presente anche Mary Jean Eisenhower, un’altra nipote di Eisenhower.

Per completare questo salto quantico, salto nel tempo, o se preferite teletrasporto, occorrevano 20 minuti. Significa che in 20 minuti si arriva dalla Terra a Marte. Quando Marte è più vicino alla Terra, come nel 1984, questo processo passa da 20 a 8 minuti.

Basiago infine spende due parole su Barak Obama, e dice che la Casa Bianca ovviamente, come lo stesso Obama, nega qualsiasi episodio legato al progetto Marte. Tuttavia, secondo Basiago, Obama non solo ha partecipato al programma ma è stato anche uno dei primi pionieri. Quando il rover Curiosity sbarcò su Marte nel 2012, Obama fece del sarcasmo affermando che se avrebbero trovato tracce di vita su Marte queste sarebbero state sicuramente microbiche. E questa cosa, fa sorridere Andrew Basiago che conosce la verità.

E aggiunge che negli anni 50 nasce una campagna per ridicolizzare l’esistenza della vita su Marte. Era un gruppo di scienziati che aveva il compito di negare l’esistenza di una qualsiasi forma di vita marziana.

L’unico modo per aggirare questo problema è quello di ammettere finalmente l’esistenza della vita intelligente extraterrestre. Le persone devono sapere che non siamo soli e che nel nostro stesso Sistema Solare, a parte la Terra, c’è vita intelligente. Aggiunge ancora, che è importante sapere dell’esistenza di esseri intelligenti su Marte anche solo per proteggerli, perché Marte appartiene ai marziani e dobbiamo prestare molta attenzione a come interagiamo sul loro ambiente, quindi è nostro dovere comprendere per prima cosa che non si tratta del nostro pianeta.

fonte http://www.coscienza-universale.com/

BASIAGO PARLA DI VIAGGI E CIVILTA’ SU MARTEultima modifica: 2014-11-28T15:23:28+01:00da subbuteo63
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