Nati per essere felici

di Cinzia Malaguti

Se una persona non ama sé stessa, come può essere capace di amare la vita e gli altri?! Allora, l’amore per se stessi passa dalla presa di responsabilità della propria vita e della propria felicità. Cosa fare per vivere in pace, amore, armonia?

Essere feliciPrendere coscienza dei propri schemi mentali negativi e trasformarli in positivi, cioè capire che rancori, collera, delusioni, sofferenze emotive, che ci hanno feriti e che hanno segnato negativamente la nostra memoria emozionale, sono solo il frutto di errate interpretazioni, di incomprensioni non risolte che ci portiamo dietro dall’infanzia, quando era alto il bisogno di sentirci amati, ascoltati, considerati.

Le nostre emozioni dipendono dalla nostra interpretazione, spesso influenzata dal bisogno, dalle convinzioni, dalle paure che alterano la realtà. Si tratta di sostituire la nostra interpretazione sfavorevole degli eventi, sostituendola con una nuova visione, che sarà più favorevole per noi. Liberare la memoria emozionale significa smetterla di lasciare che la propria felicità dipenda dagli altri.

Un alterato modo di pensare, ha la sua origine in meccanismi di sopravvivenza interiorizzati durante l’infanzia. Questa è la ricetta della medicina olistica, in particolare sostenuta da psicoterapeuti come la canadese Claudia Rainville, conduttrice di diversi seminari sulla ‘Liberazione della memoria emozionale’. Sei pronto a decidere di esistere quando ti esprimi, quando sei felice, quando ti concedi qualcosa che ti fa piacere, quando fai ciò che ti piace, quando hai tempo per te, quando rispondi ai tuoi bisogni, quando ti stimi, quando ti prendi cura della tua salute, quando sei te stesso, ecc.?

Allora, comincia col cercare di capire chi sei, quali sono i tuoi talenti, quali sono i tuoi punti forti da sviluppare, quali i tuoi limiti da superare e quali i tuoi punti deboli da vincere; facciamo questo sforzo perché “siamo venuti sulla terra per evolverci” ci ricorda la Rainville. Ciò significa sviluppare la volontà di credere in se stessi e nella vita, mantenendo un atteggiamento positivo nei confronti delle difficoltà che incontriamo, superando la paura del giudizio altrui, guardando la vita come ad un’amica, imparando da ogni nostra esperienza e lanciandoci delle sfide, assumendo dei rischi.

Essere in armonia con se stessi e gli altriEssere in armonia con sé stessi significa rispettare le nostre necessità, i nostri desideri e le nostre aspirazioni e questo è ben lontano dall’essere egoisti. Anzipiù sarai in armonia con te stesso, più diventerai fonte d’ispirazione per chi ti sta attorno. Scegliere di vivere, invece che sopravvivere diventa, allora, l’azione migliore per noi e per chi ci sta intorno.

La fonte delle nostre sofferenze ha le sue radici nella nostra memoria emozionale, ossia nel “colore” attribuito alle nostre esperienze emozionali, se sgradevole porterà paura, cosicché il ripresentarsi dell’evento o della situazione inibirà l’azione e toglierà lucidità, indipendentemente dalla sua utilità. Scrive Claudia Rainville, al riguardo: “E’ importante sapere che il ruolo del cervello limbico si limita alla selezione e alla memorizzazione (di eventi, di emozioni); non riflette, non analizza, ma si accontenta di farci reagire quando ci troviamo nuovamente di fronte a una situazione gradevole o sgradevole. Dunque, a volte, ci motiva a reiterare azioni che non ci sono favorevoli, o ci blocca davanti ad azioni che ci sarebbero favorevoli”. Di conseguenza, è basilare scoprire che cosa abbiamo registrato nella nostra memoria emozionale, per essere in grado di trasformare le nostre equazioni, i nostri schemi mentali, qualora essi non siano favorevoli.

Fintanto che non abbiamo compreso una situazione passata o abbiamo perdonato una persona della nostra infanzia che ci ha fatto soffrire, può accaderci:

– di rivivere la medesima situazione, o di agire come la persona che non abbiamo accettato;
– di attirarci qualcuno che agirà proprio come la persona che non abbiamo accettato;
– che i nostri figli vivano ciò che noi stessi abbiamo vissuto, o che agiscano come la persona che non abbiamo accettato;
– che nostro figlio agisca con noi, come noi abbiamo agito con uno dei nostri genitori.

Dopo la consapevolezza, viene l’azione. “Cambia il film della tua vita” ci suggerisce la Rainville. E per cambiare il film della nostra vita, da negativo a positivo, dobbiamo imparare a perdonare, innanzitutto noi stessi; perdonarci di non aver capito quanto sofferenza si cela dietro la persona che ci ha fatto soffrire, quanta paura e quanta sofferenza non gli ha permesso di esprimere l’amore che portava dentro, oppure quanto quello fosse l’unico modo che conosceva e quanto credesse di far bene. Ricordo che parliamo d’amore filiale, d’amore in senso lato, quello tra genitore e figlio, perché è nell’infanzia che inizia a formarsi la memoria emozionale.

Capire che non c’è stata indifferenza, ma paura, che ciò che veniva rifiutato non era il bambino, ma la situazione; che non c’è stato rifiuto, ma incapacità ad esprimere sentimenti ed emozioni, ecc. “…E’ proprio la chiave interpretativa di un evento, che contribuisce a creare in noi, una o più impressioni, da cui nasceranno emozioni che resteranno impresse nella nostra memoria emozionale. Trasformando la chiave interpretativa, riusciremo a liberarci dell’emozione passata, che ha creato nella nostra vita un blocco, sintetizza Claudia Rainville.

 

Libri sull’argomento
Impara a Essere Felice - Libro di Paolo CrepetDio ci Vuole Felici! - Libro di Lorena Di ModugnoEssere Felici  - Libro di OshoIl Potere del Pensiero Positivo di Vera PeifferIl Pensiero Positivo Oggi di Norman Vincent Peale

 

Secondo un antico insegnamento indù, poi ripreso da diverse scuole di pensiero, l’essere umano è come un carro trainato da cavalli, con un postiglione e un passeggero con dei bagagli. Il carro rappresenta il corpo, il veicolo fisico; le ruote rappresentano la nostra energia; i cavalli le nostre emozioni; il postiglione è la nostra mente razionale; il passeggero è il Maestro interiore; i bagagli rappresentano ciò che ci portiamo appresso dal passato e la strada è la via della nostra evoluzione. Per avanzare bene lungo la strada della nostra evoluzione, bisognerà imparare a prestare più ascolto al nostro Maestro interiore, al fine di governare meglio la mente intellettiva, invece di lasciare che sia lei a condurci(essa teme l’ignoto, quindi porta paure e timori, e interpreta limitatamente a ciò che vede e ode, e si basa solo su ciò che sa e sulle sue esperienze passate).

Se le esperienze del passato sono avvenute senza che le comprendessimo in una chiave interpretativa positiva, è perché facevano parte della nostra evoluzione; bisognava che le vivessimo, per riuscire ad integrarle. Possiamo liberarcene solo quando siamo pronti a superarle” afferma la psicoterapeuta. Quindi niente sensi di colpa, tutto ciò che ci accade fa parte di quanto bisogna che integriamo per avanzare sulla strada della nostra evoluzione e questo vale anche per gli altri. In altri termini, se una persona soffre è perché c’è un insegnamento che deve imparare e finché non lo farà, continuerà a soffrire.

Inoltre, precisa bene la Rainville: “quando si provano sensi di colpa (i sensi di colpa fanno soffrire tantissimo), si attirano persone o circostanze che li amplificano, ma appena ce ne liberiamo anche quelle circostanze smettono di riprodursi”. In altri termini, sono i nostri sensi di colpa ad attirare persone e circostanze che li alimentano, basta allora reinterpretare gli eventi che li hanno generati per eliminare la “calamita”.

Ben poche persone si amano davvero, questo spiega perché ben pochi sanno amare gli altri. Per la maggior parte delle persone amare se stessi equivale ad essere egoisti. Ma qui c’è un errore di fondo: l’egoismo è la tendenza a pensare a sé a spese altrui, amare se stessi, invece, significa pensare a sé senza dimenticare gli altri, e pensare agli altri senza dimenticare se stessi. Anzi più una persona ama se stessa, più è capace di amare veramente il prossimo. Come dice Eric Fromm: “Chi ama se stesso sa rispondere ai propri reali bisogni e proprio per questo gli resta abbastanza energia per amare gli altri”.

Quando, invece, siamo svuotati a forza di occuparci di altri (figli, mariti, mogli, genitori, suoceri, ecc.), non abbiamo più niente da dare. “E’ dunque essenziale concederci tutto ciò che può contribuire al nostro benessere fisico, mentale, emotivo e spirituale; maggiore sarà la nostra felicità, meglio potremo condividerla con gli altri, non esita a ricordare la Rainville. Questo vale per ogni essere umano, nessuno escluso.

Veniamo ora al potere dell’amore, non l’amore dipendente (che è come un vaso fallato che non riesce mai a riempirsi), non l’amore romantico (che è passeggero e superficiale), non l’amore erotico (fondato solo su un aspetto), non l’amore che ci mette in luce dal punto di vista sociale (che è di convenienza), non l’amore materno e l’amore paterno (che sono forme d’amore egoistico tra adulti), non l’amore razionale (troppo convenzionale), non l’amore-amicizia (che manca di passione), ma L’AMORE CHE FA CRESCERE.

L'Amore veroL’amore che fa crescere, come dice Claudia Rainville,“è fatto di condivisione, di aiuto reciproco, di comprensione, di rispetto e di libertà”, se manca uno di questi ingredienti non è vero Amore. L’amore con la A maiuscola, secondo la Rainville, è composto di 5 livelli:

– il primo livello d’amore consiste nello scoprire l’amore per sé stessi;
– il secondo livello d’amore consiste nell’essere capaci di amare l’altro come noi stessi;
– il terzo livello d’amore consiste nell’amare tutti gli altri;
– il quarto livello d’amore consiste nell’amare tutto ciò che esiste;
– il quinto livello d’amore è l’amore assoluto.

Il filosofo William James ha dichiarato che, secondo lui, la più grande scoperta della sua generazione è che gli esseri umani possono cambiare la loro vita cambiando i loro pensieriQuesto perché i pensieri hanno un magnetico potere d’attrazione, nel senso che qualsiasi pensiero emesso, attira a sé l’energia corrispondente.

Quindi sono i nostri pensieri, qualora negativi, a creare emozioni negative, non viceversa. Prendi quindi l’abitudine di nutrirti di pensieri positivi, così attirerai a te situazioni favorevoli, e potrai crearti una vita straordinaria. Sottolinea Claudia Rainville: “Non è ciò che sei ad impedirti di realizzare i tuoi desideri più profondi, ma i pensieri che alimenti”.

Articolo di Cinzia Malaguti

Rivisto da Fisicaquantistica.it

Fonte: http://www.vitamine.altervista.org/index.php/metamedicina/126-nati-per-essere-felici-.html

Bibliografia:

Claudia Rainville, Cambia la tua vita, Nati per essere felici, non per soffrire, Torino, Edizioni Amrita, 2005.
Lise Borbueau, Le 5 ferite e come guarirle, Torino, Edizioni Amrita.
Claudia Rainville, Guarire le ferite del passato, metamedicina delle relazioni affettive, Torino, Edizioni Amrita.
Claudia Rainville, Metamedicina, Ogni sintomo è un messaggio, la guarigione a portata di mano, Torino, Edizioni Amrita.
Eric Fromm, L’arte di amare, Milano, Mondadori, 1986.

Nati per essere feliciultima modifica: 2015-03-08T15:55:18+01:00da subbuteo63
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