“La storia dell’umanità è stata caratterizzata sin dall’inizio dall’arte; successivamente ha avuto la preponderanza la religione, e poi è riuscita a imporsi la scienza. Ma, in avvenire, sarà di nuovo l’arte a essere più importante”. (Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov)
Sarà quell’arte a salvare il mondo, un’arte consapevole, rischiarata dalle verità della saggezza e dell’amore. In avvenire, è agli artisti che verrà dato il primo posto, perché il vero artista è al tempo stesso un sacerdote, un filosofo e uno scienziato. Sì, perché il ruolo dell’artista è quello di realizzare sul piano fisico ciò che l’intelligenza concepisce come vero e ciò che il cuore sente come buono, affinché il mondo superiore, il mondo dello Spirito, possa scendere e incarnarsi nella materia”.
In queste righe del Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov, tratte dal libro “Creazione artistica e creazione spirituale”, ritroviamo la funzione creativa dell’uomo, funzione che lo eleva pienamente ad un’immagine di sé con un senso definito e una direzione verso uno scopo concreto: la realizzazione di un’opera.
L’intuizione per lavorare ad un’opera è suggerita dall’ispirazione, la cui natura sfugge, spesso, alla comprensione. Ma cos’è l’ispirazione? Secondo la Scienza esoterica, l’ispirazione non è altro che un contatto: la comunicazione con una forza, o meglio con un’intelligenza o un’entità che viene dai mondi superiori e che si serve di noi per eseguire ciò che noi stessi non saremmo capaci di fare.
Anche per il grande pittore e umanista Nicholas Roerich, la bellezza ha un ruolo essenziale nell’evoluzione dell’umanità. Ecco cosa scrive: “L’Arte unificherà l’umanità intera. L’Arte è una indivisibile. L’Arte è la manifestazione della Sintesi futura. Le porte della ‘Fonte sacra’ devono aprirsi a tutti. Allora molti cuori, con amore rinnovato, saranno pervasi dalla luce dell’Arte.
Rendete l’Arte accessibile ad ogni uomo: essa gli appartiene. Noi non dovremmo abbellire e ornare solo i nostri musei e le biblioteche, le università e i teatri, ma anche le prigioni. Allora non ci sarà più alcuna prigione. Quest’idea – che oggi appartiene al museo e alla scena – deve penetrare nella vita quotidiana. Il segno della Bellezza aprirà le sacre porte”.
E’ un caso che noi donne si sia così sensibili alla bellezza e all’armonia delle forme? Per il Maestro Aïvanhov, questa nostra sensibilità è iscritta nel Grande Disegno dell’Intelligenza cosmica: “Se non ci fosse stato nell’universo un particolare principio cosmico, la Madre Divina, che lavora per conservare l’armonia delle forme, gli uomini sarebbero divenuti di una bruttezza ripugnante. Dato il modo in cui vivono, nel disordine, tra le passioni e i conflitti, senza nessun ideale tendente al proprio perfezionamento, come potrebbero non perdere la loro bellezza?
Si incontrano uomini e donne meravigliosi in apparenza, ma quando si conoscono le idee bizzarre e le dissolutezze che hanno nella mente e nel cuore, si pensa che, se ci fosse una giustizia assoluta, dovrebbero avere un aspetto spaventoso. Questa mancanza di corrispondenza tra l’aspetto interiore e l’aspetto esteriore, deriva dal fatto che la vita interiore cambia molto più rapidamente rispetto alla forma esteriore. Si tratta quindi di una mancanza di corrispondenza tra il passato e il presente. In un solo giorno l’essere umano può cambiare completamente la sua filosofia e la sua concezione del mondo, mentre la sua forma fisica si trasforma molto lentamente, perché è modellata su una materia molto più resistente del pensiero.
Immaginate un uomo dall’aspetto fisico ripugnante, ma che persegue una filosofia divina; un po’ alla volta quella filosofia penetrerà in lui e animerà la materia del suo corpo fisico, a tal punto da farlo diventare il riflesso preciso della sua vita interiore, della sua anima e del suo spirito: diventerà quindi bello, radioso e divino…
È questo il mistero del sorriso della Gioconda? La vera opera d’arte su cui lavorare è l’uomo stesso, poiché la sua bellezza interiore ed esteriore è indice della realizzazione, della completezza e della perfezione che può raggiungere e con le quali essere artefice di un’umanità raffinata ed eccellente.
Bellezza ed armonia sono i mattoni con i quali possiamo ricostruire le nostre città e le nostre vite, il vivere sociale e il vivere interiore, l’umanità e il singolo. Educare alla Bellezza dei sentimenti e all’Armonia del pensiero, apre le porte all’ispirazione e all’intuizione scientifica, religiosa, tecnica, economica e politica.
E proprio per questo, la Bellezza salverà il mondo!
Articolo di Elisabetta Mastrocola (elisabetta.mastrocola@alice.it)
Tratto da: “Creazione artistica e creazione spirituale” di Omraam Michaël Aïvanhov (Ed. Prosveta)
Fonte: http://www.fiorigialli.it/dossier/rivista.php?id=6&articolo=1358
http://www.fisicaquantistica.it/spiritualita/quando-la-bellezza-salvera-il-mondo