È il vento solare che tocca la superficie terrestre verso le 3:30 di notte, quando c’è la secrezione ormonale che influenza i nostri umori quotidiani.
Siamo convinti di essere in un mondo a risorse limitate e lontani dalla fonte prima di energia, il sole, quindi costretti a lavorare con il sudore della fronte per poter sopravvivere. Corriamo ogni giorno contro il tempo che fa crescere i debiti e ci conduce inesorabilmente verso la morte.
Eppure confini e limiti non esistono in natura. Il vento solare unisce il sole alla terra e un’immane energia “oscura” pullula da ciò che, ai nostri occhi, appare “vuoto”. E il “vuoto” permea tutto, lo spazio in alto, atomi e cellule degli organismi in basso, una Natura splendida che ci affascina con la Sua bellezza e si rigenera senza combustibili.
Manca l’energia? No, l’intelligenza disposta a riconoscerla. Per millenni il “vuoto” è stato chiamato “etere”, “cancellato” nel 1897 da un esperimento che negò la sua esistenza e relegò al silenzio stampa le interpretazioni, diverse da quelle ufficiali. Nel 20° secolo sono salite sulla ribalta accademica due teorie – relatività e fisica quantica – entrambe celebri ma… incompatibili tra loro. Eppure era semplice conciliarle: bastava superare il “limite” della velocità, quello della luce nel vuoto. Molti ricercatori affrontarono i calcoli, superando il limite, e trovarono una soluzione semplice: il “Back Clock”, l’orologio che va indietro. Sono tuttora tacciati di eresia.
E per il “sistema mondiale”? Basato sulla crescita del debito legata a quella del tempo, il sistema crolla con il Back Clock. Per conservare il sistema, quindi, serviva il credo nei limiti! Le chiese sostenevano i limiti dell’uomo e le accademie quelli dell’energia e/o della velocità.
C’erano però esperimenti che li superavano. Uno fu compiuto da Maurice Allais, poi premio Nobel per l’economia nel 1988. Durante due eclissi solari (1954 e 1959) Allais osservò le rotazioni di un pendolo simile a quello di Foucault che, com’è noto, riflette le rotazioni della terra. A Parigi, il piano di oscillazione del pendolo fa un intero giro in 32 ore. Allais vide che, appena iniziata l’eclisse, il piano invertiva di scatto la sua rotazione che da oraria diventava antioraria e tornava poi oraria, solo alla fine dell’eclisse. Era una prova sperimentale del “black clock”.
L’eclisse solare – l’allineamento sulla stessa direzione di sole, luna e terra – inverte la rotazione della terra? Un fenomeno simile fu osservato poi anche dalla NASA in alcune eclissi successive, ma non in tutte. Lo stesso Allais interpretò il fenomeno con l’esistenza di un vento nello spazio.
E la causa era l’etere? Di sicuro era l’indizio che il “vuoto” non è omogeneo né isotropo (non uguale in tutte le direzioni), come presume il principio copernicano su cui si basa quasi tutta l’astronomia moderna. Era un rischio per il credo nella divisione tra terra e cielo ed era la prova che il “vuoto” ha comportamenti imprevedibili, turbati dai moti della luna.
Il fascino esercitato dalle Scienze dello Spazio che osservano solo le luci, solo gli abbaglianti fotoni in cielo, è in contrasto con lo scarso interesse rivolto ai deboli biofotoni emessi da tutti i corpi viventi in terra. Oggi tutti parlano di energia, di materia e di tempo, ma in fondo nessuno sa cosa siano, né sa che i corpi umani sono fatti di tessuti organici, curati da un sistema immunitario complesso e intelligente.
E allora perché ci ammaliamo? Forse perché ignoriamo l’Intelligenza Organica del corpo e gli effetti sulla psiche della secrezione ormonale che avviene ogni notte, proprio quando il vento solare tocca la superficie terrestre.
Cos’è la Vita? Non una “proprietà” misteriosa da proteggere con una medicina che ignora l’abilità del sistema immunitario ad autoeducarsi e cioè a creare gli anticorpi opportuni senza ricorrere sempre ai vaccini. A volte questi sono utili, ma discernere i diversi casi invece di imporre obblighi vaccinali indiscriminati non dimostra intelligenza. Il dramma è una “conoscenza” che ignora cos’è la Vita e che succede nei nuclei atomici, contenenti il 99,99% della massa di ogni corpo. Non solo; ignora anche l’Intelligenza organica che si manifesta nell’orientamento degli spin nucleari, come dimostra la Risonanza Magnetica Nucleare.
Spazio, tempo e materia sono i pilastri sempre più vacillanti di una “conoscenza” che ignora il legame tra il corpo, l’eros, e la psiche; in fondo ignora la crucialità delle emozioni umane. Si sa poco del sistema immunitario e del suo legame con la psiche.Si fa molta pubblicità alla scoperta di particelle alle alte energie, utili alla visione meccanicista, dominata da idee quali la proprietà e la stabilità, nonché la venerazione degli idoli.
Gli idoli li conosciamo. Uno è il denaro gestito dalle finanze e un altro è l’energia equivalente alla massa (E = mc2), secondo la celebre formula di Einstein. Questa è però solo l’energia a riposo, la presunta “proprietà” di un corpo ed è pure la prova di una comune ignoranza. Esistono sempre altre due forme di energia: “potenziale” che dipende dalle relazioni tra ogni corpo e tutte le forze universali, e “cinetica” evidente nelle altissime velocità di tutti i corpi e/o corpuscoli che non fanno mai benzina né si attaccano a una rete elettrica.
Qual è la Fonte di tanta e diffusa energia cinetica? Il “vuoto” da cui pullula l’inesauribile e immane energia oscura. E la fonte dell’energia potenziale? Questa dipende dalle relazioni tra ogni singolo corpo e le forze universali. Quello umano ha relazioni intime sia con il “vuoto” sia con le forze universali, relazioni mutevoli e non riproducibili come richiede, invece, il paradigma dominante, meccanicista.
Siamo di fronte a una scelta cruciale. Siamo uomini o robot? Servi di un potere o liberi di scegliere non solo le cure, ma anche i modi di vivere e di comunicare con il nostro corpo e la Natura tutta? E poi se vogliamo giustizia e libertà reali, se vogliamo gioia e prosperità quali vie seguire? Le vie sono infinite, ma c’è una Via maestra. È la coscienza, il senso d’identità che ci accompagna sempre, a qualsiasi età, il mistero principe che la scienza non sa spiegare.
Oggi possiamo riconoscere cosa ci vincola alla matrix. È una “conoscenza” che ignora l’etere ovvero il “vuoto” pieno di energia che anima tutto e tutti, e non solo; ignora anche cos’è la Vita. Sono i segni che tale “conoscenza” è artificiale e contro Natura.Perciò è urgente una revisione dei pilastri che la sostengono, tra questi, il credo “scientifico” nell’oggettività dello spazio e nell’immutabilità del tempo, nonché la globale ignoranza dell’Intelligenza Organica.
La matrix appare divisa, la realtà reale è unita, ricca di energia e di risorse quali la creatività e l’intelligenza, la sincerità, l’amicizia, il rispetto… unite tutte dalla coscienza. È la netta sensazione che siamo prossimi a un evento epocale: il Risveglio della coscienza. È la fine del potere e l’inizio della libertà, un radicale cambio delle menti umane e anche del panorama terrestre e celeste.
Articolo di Giuliana Conforto
Fonte: http://www.giulianaconforto.it/?p=7074
tratto da https://www.fisicaquantistica.it