Addotto dall’età di otto anni, David Huggins racconta il suo contatto con diverse razze aliene

Addotto dall’età di otto anni, David Huggins racconta il suo contatto con diverse razze aliene

Addotto dall’età di otto anni, David Huggins racconta nella sua arte una conflittuale storia di contatto con diverse razze aliene. Gli ET, come le divinità antiche, sceglierebbero alcune persone in base al DNA, o all’anima, seguendone e modellandone la vita per sempre

L’amore tra esseri umani ed extraterrestri non è un fatto nuovo, nei casi di incontri ravvicinati e di abduction. La letteratura ufologica è piena di eventi del genere. Il mio ultimo lavoro, “Love in an Alien Purgatory” è un libro illustrato che affronta questo tema attraverso i dipinti di David Huggins, un addotto. Ho conosciuto David in un incontro ufologico a New York City nel 2002, dove appresi che era “visitato” da esseri interdimensionali sin da quando aveva 8 anni.

David Huggins

Diverse tipologie di extraterrestri sono diventate una parte importante della sua vita. La sua infanzia, la sua gioventù e persino la sua vita da adulto sono state controllate e modellate da loro. Cercando delle risposte per questi strani incontri, David aveva deciso di dipingere ogni esperienza avuta come addotto. Così, mentre prendeva forma una collezione artistica quanto mai insolita, era cominciata anche la sua doppia vita. Di giorno era un uomo “normale”, un artista intellettuale di New York City.

 

Durante la notte viveva la sua storia d’amore con una donna ibrido extraterrestre, con cui aveva rapporti sessuali e che lo aveva reso padre di quasi sessanta bambini ibridi! David è stato scelto e utilizzato in un esperimento genetico, proprio come molti altri uomini e donne in tutti il mondo. La sua storia “di confine” ha inizio in una fattoria, dove David viveva con la sua famiglia, in Georgia, nel 1951. I primi contatti erano avvenuti di giorno e all’aperto, dove un David di soli otto anni era solito giocare come un qualsiasi bambino in buona salute. In questi incontri il ragazzo non stava né dormendo, né era vittima di una paralisi del sonno. Ricorda molto bene, infatti, il piccolo essere peloso con grandi occhi luminosi che era uscito dal bosco. David lo aveva chiamato “Little Hairy Guy” (il “pelosino”).

 

In un’altra visita gli si era palesato un essere simile a una mantide religiosa, che sarebbe diventato un compagno regolare di David durante i suoi incontri UFO, per molti anni. Ciò che gli altri bambini potevano vedere solo nei film di fantascienza, nella sua vita divenne un fatto quotidiano. Ben presto, gli esseri avevano cominciato a comparire anche di notte. Poi era stato portato a bordo di un UFO per incontrare una donna ibrido, Crescent. Questa, all’inizio, fu per lui un’insegnante e una guida. Nel corso degli anni era diventata la sua donna, la sua amante e la madre di molti ibridi. Gli incontri con gli extraterrestri avvenivano in luoghi diversi. Dopo che si era trasferito a New York City, i visitatori lo raggiungevano nel suo appartamento, passando attraverso un’apertura nel muro della camera da letto. Era un passaggio interdimensionale, forse uno stargate che si apriva su un mondo completamente alieno. Quando entravano, spiega David, era come se il tempo si fermasse. Questi esseri controllavano il tempo per entrare nella nostra dimensione fisica? Erano viaggiatori temporali? Inoltre, mentre nel corso degli anni David ovviamente invecchiava, la donna ibrido Crescent non è mai cambiata per tutti i 50 anni della loro amicizia.

 

I semidei

Nel libro, sia io che David abbiamo voluto fornire alcuni dettagli molto “intimi” di questa storia. David la racconta senza censure nei suoi dipinti. Da parte mia, vi ho contribuito fornendo la mia interpretazione in quanto ricercatrice UFO, basandomi sui miei studi. L’idea del rapporto sessuale con esseri interdimensionali esisteva prima che avesse inizio l’epoca dei dischi volanti. Si narra che le antiche divinità sumere facessero visita agli umani con questo scopo. Secondo le leggende, gli Dei non erano in grado di avere figli e, per continuare la loro razza, cominciarono a utilizzare gli esseri umani, sia maschi che femmine. Avevano bisogno di una nuova razza ibrida che avesse sia le caratteristiche degli umani che le loro. Ebbero successo? Non lo sappiamo. Essere “toccata” da esseri extraterrestri, interdimensionali, Jinns, Angeli o Demoni non è mai un’esperienza facile nella vita di una persona. Gli effetti collaterali variano da individuo a individuo. Mentre alcuni contattati e addotti sono felici di avere questo legame, altri soffrono profondamente e lo fanno per generazioni. Molto spesso gli addotti e contattati e persino coloro che indagano sui casi di abduction e incontri ravvicinati, si trovano di fronte a problemi molto seri nella vita privata, nel matrimonio o nelle relazioni con i loro partners. In molti casi, il contatto ET si tramanda da una generazione all’altra, come se il DNA dell’addotto fosse codificato o stigmatizzato dai visitatori.

Quando il DNA o l’anima umana vengono scelti, quella persona può trovarsi di fronte ad un karma molto infelice, plasmato dai rapitori.

Ancora non conosciamo il vero scopo dei rapimenti alieni. Secondo gli addotti e i contattati, gli extraterrestri evitano di fornire spiegazioni dettagliate sul processo. In base alle limitate testimonianze sembra che molte abductions siano portate avanti per effettuare manipolazioni genetiche, che permettano di creare una nuova generazione ibrida, metà umana e metà aliena. Proprio come nel caso di David, a bordo delle astronavi, a migliaia di addotti vengono mostrati i loro figli ibridi. La storia antica e la mitologia, da Sumer alla Mesopotamia, fino alla Turchia, il mio paese nativo, all’America, mostrano che un gruppo di esseri potenti e superiori, venuti dal cielo e dal sottosuolo, hanno visitato questo pianeta per migliaia di anni.

Non possiamo fare nulla per i casi antichi, ma dobbiamo prestare maggiore attenzione alle abductions aliene di epoca moderna e ai racconti di contatto, perché questi eventi influiscono sulla società umana sia da un punto di vista emotivo che fisico. Sebbene si conoscano più casi provenienti dagli Stati Uniti, i rapimenti alieni si verificano in quasi tutti i paesi del mondo.

 

 

Nel purgatorio alieno

Milioni di persone affermano di essere visitate da esseri di tipo Grigio, Rettiliano, Mantide Religiosa o Ibrido. Molti di questi testimoni non si sono mai interessati di ufologia o di film di fantascienza prima delle loro esperienze. Appartengono a tutte le fasce di età e a qualsiasi tipo di background professionale. A prima vista sembrano non avere nulla in comune, ma condividono un legame molto forte tra loro. Quasi tutti hanno un microchip impiantato nel corpo. Impiantato con quale scopo? Generalmente si pensa che questi impianti servano a monitorare le condizioni fisiche ed emotive degli addotti. Alcuni di questi impianti sono stati rimossi da chirurghi che studiano i rapimenti alieni negli Stati Uniti. Ma il numero di ricercatori in questo ambito è molto limitato, se paragonato al numero degli addotti. Medici, chirurghi, ipnoterapisti o psichiatri hanno cercato di risolvere il puzzle con le loro ricerche, senza ricevere aiuto da nessuno. Studi medici indicano che l’abduction provoca dei cambiamenti fisici nell’organismo dei soggetti. Questo per quanto riguarda gli aspetti fisici basilari del fenomeno. Ma cosa sappiamo degli effetti psicologici? Non per tutti la risposta è la stessa. Non tutti i casi di abduction sono uguali o lo sono gli esseri extraterrestri. Alcuni addotti riportano sensazioni molto positive. Non hanno paura e sono convinti di essere guidati da entità positive. Per altri invece il rapimento è un processo dolorosissimo. Dopo l’abduction sviluppano paure, fobie, depressione e ovviamente questi problemi si riflettono sulla loro vita privata e professionale. Sembra che abbiamo a che fare con i due lati di una stessa medaglia. Le abductions aliene possono offrire l’inferno o il paradiso. David Huggins ha vissuto anche esperienze molto negative. Il suo non è stato un tipo di contatto “paradisiaco”, ma nemmeno “infernale”. Piuttosto, in tutti questi anni, è stato tenuto in una sorta di purgatorio alieno. Questo purgatorio esiste ancora nella sua vita e gli alieni non lo libereranno mai del tutto. Proprio come lui non si libererà mai, forse, del suo amore per loro.

di Farah Yurdozu

 

Farah Yurdozu

Per gentile concessione di Alberto Forgione ( X-Publishing)

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Addotto dall’età di otto anni, David Huggins racconta il suo contatto con diverse razze alieneultima modifica: 2014-04-05T16:02:12+02:00da subbuteo63
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