Germania, i marchi tedeschi ancora usati per pagamenti, il marco tedesco non è scomparso dai portafogli tedeschi. In Germania, come in altri Paesi europei, la vecchia valuta non conosce scadenze. Ad oggi in Germania mancano all’appello della Banca centrale tedesca 13 miliardi di marchi tra banconote e monete. Ovvero sei miliardi e mezzo di euro, in base al cambio che è rimasto lo stesso del 2001. Una cifra molto maggiore di quella stimata da Bankitalia delle lire italiane ancora in circolazione, che varrebbero 1,4 miliardi di euro. Ma con le quali oggi sarebbe impossibile fare acquisti.
Questi i paesi dove non scadono mai le banconote e/o le monetine nella vecchia valuta. La tabella è estratta dal sito della BCE,
Paese Banconote Monete Austria nessuna scadenza nessuna scadenza Belgio nessuna scadenza 31 dicembre 2004 Cipro 31 dicembre 2017 31 dicembre 2009 Estonia nessuna scadenza nessuna scadenza Finlandia 29 febbraio 2012 29 febbraio 2012 Francia 17 febbraio 2012 17 febbraio 2005 Germania nessuna scadenza nessuna scadenza Grecia 1 marzo 2012 1 marzo 2004 Irlanda nessuna scadenza nessuna scadenza Italia 6 dicembre 2011 6 dicembre 2011 Lettonia nessuna scadenza nessuna scadenza Lituania nessuna scadenza nessuna scadenza Lussemburgo nessuna scadenza 31 dicembre 2004 Malta 31 gennaio 2018 1 febbraio 2010 Paesi Bassi (1) 1 gennaio 2032 1 gennaio 2007 Portogallo 28 febbraio 2022 31 dicembre 2002 Slovacchia nessuna scadenza 2 gennaio 2014 Slovenia nessuna scadenza 31 dicembre 2016 Spagna 31 dicembre 2020 31 dicembre 2020
Aggiungiamo il fatto che la Germania ha iniziato nel 2016 il conio di monetine da 5 euro. La Germania sta emettendo monete bi-metalliche da 5 euro di valore facciale. Di per se la cosa non sarebbe più di tanto interessante se non che per la prima volta, oltre che ad una emissione riservata esclusivamente ai collezionisti, le monete potranno liberamente circolare anche a corso legale almeno sul solo territorio nazionale tedesco. la novità inoltre è che la Germania percepirà tutto il signoraggio sull’emissione di questa moneta in quanto gli accordi prevedono che sulle banconote cartacee sia esclusivamente la Banca Centrale Europea ad incassarlo mentre gli Stati sulle monete metalliche.
Senza contare le nicchie di produzione monetaria della Francia (franco polinesiano, franco africano ed euro nei territori di oltremare) in violazione dell’articolo 130 dei Trattati UE in quanto lo fa in collaborazione politica tra il Tesoro francese e la Banque de France. Anche l’Olanda lo fa, attraverso il controllo della Banca centrale di Curaçao e Sint Maartin (Antille olandesi) tramite la Banca centrale olandese.
A.P.