I 7 chakra

 

Il primo chakra è responsabile di come si sente in generale la persona, rispetto alle sue energie fisiche.

 

il primo chakra

 

Se la persona è contenta di vivere, se è in buona salute, se crede di avere un buon rapporto con il proprio corpo, se ha voglia di divertirsi e di giocare. Questo chakra è normalmente associato alle ghiandole surrenali, agli arti inferiori, alla colonna vertebrale,all’intestino crasso, ai genitali e al sistema nervoso centrale.

 

Il suo funzionamento disarmonico può causare le seguenti patologie: emorroidi, obesità, stipsi, sciatalgia, artrite deformante, anoressia nervosa, gonartrosi, gotta. Rientrano nella sfera d’influenza del primo chakra, i bisogni primari dell’individuo, relativi alla sopravvivenza.

Se c’è un funzionamento eccessivo di questo chakra, sia i pensieri che le azioni saranno orientati alla soddisfazione ossessiva dei bisogni materiali e della sicurezza personale, si vorrà possedere tutto ciò che si desidera, mentre sarà difficile dare o donare qualcosa. Qualora ostacolati si reagirà con aggressività, collera, violenza, sentimenti e modalità che esprimono un atteggiamento difensivo, legato alla mancanza di fiducia nelle forze vitali ancestrali. In questo atteggiamento c’è sempre la paura di perdere ciò che dà sicurezza e senso di benessere.

 

Se invece ci fosse un’insufficiente funzionalità, si avrà debolezza e scarsa resistenza fisica ed emozionale. Molte cose saranno vissute con eccessiva preoccupazione, anche se molto banali. L’insicurezza esistenziale, nell’accezione più legata agli istinti primordiali, sarà il problema principale, ci si sentirà come se si fosse perso ogni punto d’appoggio. Ogni fatto della vita diventerà insormontabile, perciò si sogneranno condizioni più facili, più piacevoli e meno faticose, generando fughe mentali dalla realtà contingente.

Se i chakra superiori si sono sviluppati maggiormente rispetto agli inferiori, si avrà la sensazione di essere fuori dal mondo, vivendo un senso di estraneità profondo e di solitudine assoluta e senza speranza. Se il blocco energetico interessasse anche il terzo chakra, oltre al primo, ci si potrebbe trovare in presenza di anoressia. I cibi utili per attivare o riequilibrare il chakra della base, sono le proteine, le noci, i legumi, le uova e i prodotti caseari.

Il secondo chakra, è localizzato poco al di sopra del pube ed è associato alle gonadi, ai genitali, ai reni, al basso addome e ai sistemi circolatori.

 

il secondo chakra

 

La sua funzione è legata al desiderio, al piacere, alla sessualità, alla procreazione, alla capacità di provare emozioni primordiali, non mentali. Gli organi collegati con il secondo chakra sono: l’intestino, la vescica, l’utero, le ovaie, la prostrata e i reni che sono il simbolo della paura.

 

Le disfunzioni del secondo chakra, provocano a livello fisico impotenza, frigidità, patologie dell’apparato genitale, anche a livello lesionale (fibromi, adenomi prostatici ecc.), dell’appparato urinario e rigidità lombosacrale. Dal punto di vista psicologico, il secondo chakra scompensato comporta mancanza di autostima, fobie, panico e ansietà.

 

Dal punto di vista emozionale, lo squilibrio di questo chakra può condurre alla ricerca ossessiva del piacere, anche e soprattutto a livello sessuale sino all’aberrazione, qualora sia iperfunzionante; ma anche ad una totale chiusura nei confronti della “sessualità” della vita, generando una sorta di anestesia della capacità di provare gioia non intellettuale, qualora sia invece ipofunzionante.

 

Questo chakra si riscontra spesso scompensato nei soggetti di sesso femminile. Esso indica la nostra parte emozionale, le nostre paure, le cose che ci spaventano, che ci paralizzano. E’ il primo passo dell’energia verso la smaterializzazione.

 

Vale sempre la pena di ricordare i quattro principi alchemici, che sono in fondo i quattro principi dell’energia:
1° principio: Nell’uno è il Tutto, cioè in una singola cellula avviene la stessa cosa che avviene nella cellula di una galassia.
2° principio: La materia è la parte visibile dell’invisibile, cioè quello che noi vediamo materializzato, è la parte che noi abbiamo reso tangibile rispetto all’omologa energia invisibile.
3° principio: Come in alto cosi in basso e viceversa, cioè lo yin e lo yang, il bianco e il nero, il giorno e la notte, la luce e il buio, cioè quello che avviene ad un livello, avviene anche all’altro livello.
4° principio: La natura è costantemente rinnovata dal fuoco, vale a dire che solo ciò che ti brucia dentro, ti permette di rinnovare la tua vita.

Il terzo chakra, in lingua sanscrita viene chiamato “Manipura”, che significa città dei gioielli.

il terzo chakra

Esso è localizzato a livello del plesso solare, ed è associato a fegato, pancreas, stomaco, milza, parte alta dell’intestino e a tutte le funzioni metaboliche e vegetative. Dal punto di vista psico-energetico, la sua funzione più importante è relativa all’affermazione personale e all’esercizio del potere individuale.

Le patologie principali espresse dal terzo chakra, riguardano tutte le malattie metaboliche, quali il diabete, le iperlipidemie, le insufficienze epatiche, la cirrosi, le ulcere gastriche e duodenali, i tassi glicemici ecc., nonché tutte le patologie riguardanti i processi di nutrizione, digestione ed assimilazione.

Dal punto di vista psico-energetico, è a livello di questo chakra che si generano le forze emotive dirette verso l’ambiente esterno: i sentimenti d’amicizia, rancore, simpatia, antipatia, ecc. Esso è il fondamento della personalità sociale.

Il funzionamento disarmonico di questo chakra, genererà il desiderio sfrenato di potere e la volontà di manipolazione per poter stravolgere la realtà, sempre e in ogni modo a proprio favore. Tendenzialmente si potrà notare un atteggiamento iperattivo, il quale viene messo in atto per nascondere il proprio senso di inadeguatezza e vuoto, causato dall’incapacità di gestire le situazioni in modo equilibrato. La serenità interiore sarà fortemente compromessa e ovviamente, sarà prioritaria la soddisfazione del benessere materiale, sia pure a discapito di qualunque sentimento piacevole, giungendo addirittura a ritenere questi sentimenti come indesiderabili e fastidiosi.

Il soggetto che soffre d’uno scompenso del terzo chakra, è portato a perdere il controllo delle proprie emozioni e a sviluppare un atteggiamento fortemente aggressivo, necessario per non permettere agli altri di mettere a nudo la propria pochezza interiore, fatto questo che smaschererebbe i giochi di potere di cui questo soggetto vive.

Un esempio di questo soggetto sconfitto, può essere data dall’immagine di quelle persone che trascorrono il proprio tempo in attività annichilenti e distruttive, quali il bere, fare uso di droghe più o meno riconosciute come tali e che in genere hanno in famiglia, un atteggiamento fortemente aggressivo e prevaricatore. Questo soggetto avrà come obiettivo principale, l’essere accettato e benvoluto dagli altri e per raggingere questo scopo, cercherà di conformarsi al modo di pensare delle persone cui desidera piacere, soffocando e negando i propri desideri ed emozioni. Tuttavia, a causa di questo atteggiamento frustante, aumenteranno le prepotenze e le angherie verso i membri della propria famiglia.

Gli alimenti che possono essere utili per riequilibrare il terzo chakra sono gli amidi, le farine integrali e gli zuccheri semplici.

Il quarto chakra o chakra del cuore, è collocato sullo sterno, all’incirca all’altezza della linea mediana orizzontale dei seni.

il quarto chakra

Questo centro energetico è associato al cuore, ai polmoni, al timo, agli arti superiori, alla circolazione e al sistema linfatico; le patologia connesse al suo squilibrio sono asma, ipertenzione arteriosa, patologie cardiache, patologie polmonari, eccetera.

Nel caso di funzionamento disarmonico, sul piano fisico si potranno avere sintomi a livello del torace, quali senso di costrizione, dispnea, aritmie, tachicardia, palpitazioni, asma e via dicendo, senza peraltro avere riscontri oggettivi dalle indagini cliniche.

Dal punto di vista psichico ed emozionale, si tenderà ad amare gli altri solo in funzione dei riconoscimenti e della gratitudine che questi potranno dare in cambio. Qualora il chakra fosse ipofunzionante, a livello fisico si evidenzierà un cattivo funzionamento del diaframma, con problemi respiratori e cardiaci, mentre dal punto di vista psichico ed emozionale si tenderà ad esprimere sentimenti di odio e rancore, oppure di freddezza, indifferenza e insensibilità.

Il quarto chakra, rappresenta il centro dell’intero sistema energetico dei chakra. Infatti esso collega i tre centri inferiori, di natura fisica ed emotiva, legati alla terra, con i tre superiori più mentali e spirituali, legati al cielo. E’ per mezzo dell’attività armonica di questo chakra, che le persone sono in grado di entrare in empatia con tutto ciò che esiste e di coglierne la bellezza e l’armonia. Infatti, la funzione di questo centro energetico è quella di esprimere amore puro e incondizionato. Il quarto chakra, è il centro che consente lo sviluppo e l’utilizzo della capacità di trasformazione e guarigione di sé e degli altri.

Gli alimenti in relazione a questo chakra sono i vegetali, poichè racchiudono in se l’energia vitale della luce solare (cielo), e contemporaneamente l’energia vitale che proviene dalla terra.

Il quinto chakra, è il centro della capacità umana di esprimersi, comunicare ed ispirarsi.

il quinto chakra

Rappresenta il centro della creatività intesa in senso sottile, ed è anche correlato con i nostri sentimenti. E’ lo scambio, dare per ricevere. Possiamo esprimere soltanto ciò che abbiamo in noi stessi, e una delle finalità del quinto chakra, è proprio quella di consentirci un certo spazio interiore, che ci permetta di riflettere sui nostri pensieri e comportamenti. Quando sviluppiamo il chakra della gola, i nostri pensieri non sono più dominati interamente dalle emozioni e dalle sensazioni fisiche, il che renderà possibile una conoscenza più oggettiva della realtà.

Le parti del corpo od organi connessi al quinto chakra sono: la tiroide, il collo, la gola, la mascella, le orecchie, le paratiroidi, la trachea, i bronchi, l’esofago e le braccia. Connesso a questo chakra è anche lo sviluppo dello scheletro.

Le patologie fisiche ad esso correlate, fanno riferimento alle malattie organiche o funzionali, relative agli organi che governa. Il timbro ed il tono della voce, sono manifestazioni delle energie del quinto chakra: tanto più la voce è armonica, piena, rotonda, tanto più questo centro sarà in equilibrio.

Le patologie di tipo psichico, che fanno riferimento a questo chakra, sono tutte riferite alla capacità di comunicare, non solo verso l’esterno, ma anche verso la propria interiorità. E’ tramite questo chakra che si realizza la comunicazione tra mente e corpo, perciò le cosiddette malattie psicosomatiche possono anche essere riferite, in varia misura, alla disfunzione di questo chakra.

Il sesto chakra, è localizzato al centro della fronte, circa due dita al di sopra della radice del naso.

il sesto chakra

Il suo nome in sanscrito significa conoscere, percepire ed anche comandare. Questo chakra è collegato alla ghiandola pituitaria, al cervelletto e controlla il sistema ormonale. Esso è  importante, più che per la sua correlazione con disturbi di tipo fisico, soprattutto per il suo alto significato psichico.

Ad esso è correlato l’equilibrio psico-spirituale, la corretta percezione di sé, l’intuizione e la sensitività. Probabilmente è a disfunzioni di questo chakra, che si possono far risalire patologie psichiatriche gravi, come ad esempio la schizofrenia.

Inoltre, poiché esso è associato alla regolazione di tutti i cicli dei vari piani della persona (fisici, mentali, emozionali, spirituali), occorre fare la seguente considerazione: ogni ciclo è un’oscillazione di tipo bipolare, e metaforicamente parlando (ma poi neppure tanto), si può dire che sia caratteristica intrinseca del sesto chakra, regolare il passaggio dalla luce al buio, anche in senso metafisico. Da questo si evidenzia come il buio dell’anima, spesso catalogato come depressione o peggio, possa essere riferito alla disfunzione di questo chakra.

Il sesto chakra rappresenta il pensiero e viene anche chiamato “terzo occhio”. Esso è la sede delle più elevate facoltà mentali, delle capacità intellettuali, nonché della memoria e della volontà. Sviluppando la nostra consapevolezza, ed aprendo sempre di più il terzo occhio, la nostra immaginazione potrà produrre l’energia necessaria per realizzare i nostri desideri.

Quando il chakra del cuore è aperto e collegato con il sesto chakra, possiamo trasmettere le nostre energie guaritrici ad altre persone, sia da vicino che da lontano. Nello stesso tempo, possiamo avere accesso a tutti i livelli della creazione, livelli che vanno anche al di là della realtà fisica. Una conoscenza di questo tipo ci perviene sotto forma d’intuizioni, di chiaroveggenza e d’ipersensibilità nell’udire e nel percepire. Cose che prima avevamo solo vagamente sospettato, ci appaiono ora chiaramente.

Il settimo chakra è denominato “Sahasrara” che vuole dire: “luogo dove si abita senza appoggio.” E’ localizzato sulla cuspide della testa, ma al di fuori del corpo, ed è relazionato con la ghiandola pineale.

Chakra SahasraraAccoglie in sé tutte le sfumature del colore ma vi predomina il violetto. In seguito alla sua attivazione, si acquisisce la “Polividenza” o potere supremo. L’uomo si trasforma cioè in Divinità, immortale e radiante, assomigliando sempre più al suo Creatore ed acquisisendo il beneplacito per collaborare alla Sua Opera Cosmica.

Chi si concentra su questo chakra e ne raggiunge il pieno sviluppo, vede sparire tutte le sue sofferenze, liberandosi dalla morte e trasformandosi in un immortale. È l’ultimo chakra da risvegliare e pertanto concorda con il livello più elevato della perfezione spirituale. In esso, si dissolve l’Energia attorcigliata della Kundalini, si comprende la Verità e si prova l’estasi più elevata. Quando un uomo arriva a questo punto si trasforma nel suo Essere Reale e lo Spirito si manifesta pienamente in lui attraverso i suoi corpi inferiori, i quali costituiscono la personalità esteriore.

Bisogna segnalare che il “Sahasrara” non appartiene al livello fisico, ma si riferisce solamente al piano trascendentale. Per questa ragione il sesto chakra viene utilizzato dal Coronario come finestra, attraverso la quale esteriorizzarsi nel piano fisico. Quando l’uomo arriva finalmente a questo livello di evoluzione, raggiunge l’autorealizazione, trasformandosi in un “Maestro di Saggezza”, e può allora diffondere la sua altissima energia intorno a sé, come un Sole Centrale o come un Redentore, riversando Amore e generosità verso tutto e tutti.

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I 7 chakraultima modifica: 2013-12-08T12:24:24+01:00da subbuteo63
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